Verrà convocato a breve un tavolo tecnico congiunto tra l’amministrazione comunale giarrese, la Rete delle associazioni territoriale ed i comitati civici che, nel corso degli ultimi giorni, hanno coordinato le proteste di piazza contro il ridimensionamento dei servizi dell’Ospedale “S. Giovanni di Dio e S. Isidoro” di Giarre. È l’indirizzo maturato nel corso della conferenza stampa di stamane al Municipio tenuta dal sindaco di Giarre, Roberto Bonaccorsi, e dal presidente della Commissione consiliare straordinaria sull’Ospedale, il consigliere Tania Spitaleri. Si concorderanno così le iniziative da attuare nell’immediato con l’obiettivo di riaprire le trattative con l’Assessorato della Sanità vista la mancata attuazione, da parte di Regione e Asp, dell’accordo sul ripristino dei servizi medici d’emergenza dell’Ospedale di Giarre. Il piano era stato firmato lunedì scorso a Catania dall’assessore Lucia Borsellino e dai sindaci del Distretto sanitario di Giarre.
L’INTERVENTO DEL SINDACO. «L’accordo sull’Ospedale è rimasto sulla carta – così il primo cittadino Bonaccorsi – infatti stando a quanto emerso dall’ispezione effettuata dalla Commissione consiliare lo scorso 29 maggio, il nostro presidio non è ancora organizzato per dare risposta alle emergenze mediche su base territoriale». «Alla luce di ciò, credo che ancora una volta la Regione abbia mostrato poco senso di responsabilità nei confronti del nostro territorio», ha concluso il sindaco, lanciando poi «un appello all’unità» a comitati e associazioni, in vista della riunione del tavolo tecnico.
L’ISPEZIONE ALL’OSPEDALE. Il consigliere Tania Spitaleri ha esposto l’esito dell’ispezione compiuta dalla commissione straordinaria: «Venerdì scorso abbiamo appurato che i servizi erogati nella struttura di Giarre dal punto di vista ospedaliero, come cardiologia, radiologia ecc. ecc., di fatto non supportano l’assistenza sanitaria in emergenza-urgenza erogata dal Presidio territoriale d’emergenza (Pte), attivato dall’Assessorato nell’Ospedale in sostituzione del Pronto soccorso. Per questo riteniamo che l’accordo firmato lo scorso 25 maggio, alla presenza dei sindaci del Distretto socio-sanitario n. 17, non sia stato rispettato e che ancora una volta l’Ospedale non sia nelle condizioni di garantire adeguata assistenza ai cittadini».