Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa pervenutaci a firma di alcuni componenti della Rete29Aprile inerente l’elezione del Rettore a Messina: <<Come componenti della Rete29Aprile, e considerato il silenzio assordante dei colleghi ricercatori, sentiamo la necessità di esprimere il nostro sgomento per l’ultimo colpo di scena: l’uscita dalla competizione del candidato Giovanni Cupaiuolo, accompagnata, per di più, dalla sua dichiarazione di sostenere il candidato Pietro Navarra.
Al primo turno, i nostri cuori erano a metà, perché da una parte votavamo “super-convinti” il candidato Giacomo Dugo, la cui linea programmatica era di nostro altissimo gradimento (considerate le posizioni assunte nei confronti di noi ricercatori e degli studenti), e da una parte perché avremmo voluto votare anche noi Cupaiuolo, per la sua simpatia e perché ci sembrava una persona “pura” che avrebbe rappresentato inequivocabilmente il “nuovo”.
Il capitano ha abbandonato subito la nave. Non ce la saremmo mai aspettata un’azione del genere. Chi ha avuto fiducia in Cupaiuolo, oggi, se dovesse credere ancora nel capitano, dovrebbe appoggiare un candidato che di nuovo ha ben poco. Chi ha votato Cupaiuolo, l’ha fatto come voto di protesta, voto di opinione. Chiacchierando con i colleghi, ascoltando le voci di chi si alzava dalla platea della CGIL alle riunioni preparatorie all’incontro con i candidai rettori, l’idea che ci eravamo fatti era che i sostenitori di Cupaiuolo desideravano solo contrapporsi ai poteri forti, da un lato Giacomo Dugo e dall’altro Pietro Navarra, persona considerata da molti “inaffidabile” visto che fino a poco tempo prima era delegato di Francesco Tomasello.
Cupaiuolo rappresentava la forza inequivocabilmente diversa, fuori da qualsiasi insospettabile accordo. Ci eravamo sbagliati. Giacomo Dugo, avendo compreso le ragioni del voto dell’elettorato Cupaiuolo, ha ritenuto opportuno convergere su molte questioni a cuore a Cupaiuolo, quali l’abolizione della fondazione o l’impegno per le immediate dimissioni dell’attuale rettore.
Tutto ciò non è stato sufficiente. Oggi sappiamo perché. Cupaiuolo l’accordo l’aveva già fatto. Appare chiaro che alcuni sostenitori di Cupaiuolo, accordandosi con personaggi di rilievo del policlinico, abbiano pressato per far convergere i voti di Cupaiuolo su Navarra per interessi che non sono certamente quelli generali del policlinico e dell’università.
La querelle sulle schede votate con una barra e non con la croce è tutta da discutere. Uno di noi (RS) era nel seggio elettorale, come rappresentante di lista, e ha visto, trasversalmente sulle schede di tutti i candidati, di tutto e di più. Ma i rappresentanti di lista di Navarra non hanno avuto nulla da ridire sui voti attribuiti al loro candidato quando vi era: “V”; “+”; ghirigori; croce marcata e calcata a dismisura, nonostante sia stata usata la stessa matita che per alcuni candidati scriveva poco e per altri scriveva benissimo. Dugo ha ritenuto proprio per questi “segni” di rispettare l’intenzione di voto chiedendoci di tenere un atteggiamento democratico e non falsamente “puro”.
Tornando alla decisione di Cupaiuolo, questa ci amareggia molto in quanto è evidente che tutti gli ideali di cui ha sempre parlato, al momento opportuno, sono stati messi da parte.
I giochi, che sono sempre stati criticati da Cupaiuolo, alla fine sono sempre gli stessi.
Ci stiamo rivolgendo a persone sicuramente in buona fede, come noi, che sanno riflettere sui veri significati degli ultimi accadimenti ed invitiamo gli elettori ad opporsi a queste manovre, a questo punto, finalizzate solo a perseguire interessi personali e non più quelli della comunità dell’Ateneo messinese.
Diamo dimostrazione di tale opposizione, andando a votare secondo coscienza e libertà!
Cordialmente, Roberta Somma e David Carfì>>