L’onorevole Giuseppe Buzzanca si è dimesso dalla carica di sindaco di Messina, assunta il 20 giugno 2008, dopo essere stato eletto al primo turno delle amministrative di quell’anno, con 73.726 voti (51,05 %) per il Popolo delle Libertà. Stamani, a palazzo Zanca, nel corso di una conferenza stampa, ha incontrato i giornalisti per i tradizionali saluti, tracciando un breve quadro del mandato amministrativo concluso. Buzzanca, che guidò anche l’Amministrazione comunale di Messina da maggio a novembre del 2003, aveva ricevuto le consegne dal commissario Gaspare Sinatra ed è stato il 29° sindaco dell’Italia repubblicana, a capo della centodiciannovesima amministrazione dall’Unità d’Italia. La gestione commissariale, che gli subentrerà dopo la nomina che sarà fatta con decreto della Regione siciliana, sarà la settima dal secondo dopo guerra e la trentaduesima dal 1860. Buzzanca, nel corso dell’incontro stampa, dopo aver ricordato la collaborazione ricevuta da Istituzioni, Forze dell’Ordine, assessori e personale comunale, ha evidenziato che “l’amministrazione ha di fatto portato a compimento il programma presentato agli elettori e da essi votato. Il mandato che mi è stato conferito– egli ha detto- dai cittadini messinesi è stato onorato e quindi può essere considerato esaurito. Proseguire ad amministrare la Città con un quadro politico scompaginato, sia a livello nazionale che regionale, era divenuta un’impresa impossibile, che in ogni caso non poteva più essere retta. Ho servito la mia città e continuerò a servirla con lo stesso spirito di sacrificio e con la stessa passione. Non essendovi più i presupposti per continuare a farlo da sindaco, proverò a farlo da altre posizioni che peraltro si sono già rivelate di grande utilità per Messina. Molte risorse, infatti, sono state reperite proprio perché ero parlamentare regionale e, in quel ruolo, mi è stato possibile porre la Città al centro dell’attenzione. E per questo parlano i fatti: mi riferisco al risanamento, agli svincoli di Giostra Annunziata, agli approdi di Tremestieri, alla messa in sicurezza delle zone alluvionate. Condensare quanto è stato realizzato in quattro anni di sindacatura non renderebbe giustizia al gran lavoro svolto. Non deve però essere ignorato il forte debito che si è accumulato in anni di gestioni precedenti e che in appena quattro anni è stato ridotto della metà; fatti questi che dimostrano un’avvenuta inversione di tendenza nell’amministrazione della cosa pubblica nel nostro comune.” Altro risultato che Buzzanca ha voluto ricordare è la regolarizzazione degli affidamenti nel settore dei servizi sociali. “Dopo lunghi anni di arbitrario e discutibile metodo, è stata l’amministrazione Buzzanca – egli ha detto – ad instaurare le gare d’appalto per l’aggiudicazione dei servizi. Ed è poi motivo d’orgoglio l’essere riusciti a liberare la zona falcata, dopo anni, dal vecchio inceneritore e dal campo nomadi e restituire a Messina ed ai messinesi l’affaccio a mare, in uno dei punti più suggestivi dello Stretto di Messina, grazie alla bonifica del litorale di Maregrosso ed anche a Galati dove, oggi, al posto di una discarica trova posto un parco.” Buzzanca ha poi ricordato nel suo breve report, progetti ed iniziative legate all’Ecopass; al depuratore di Mili; alla progettazione dei programmi complessi ed anche al contributo sull’occupazione derivante dalle opere avviate dall’azione amministrativa come svincoli, secondo approdo di Tremestieri e risanamento.