didonna corradoPubblichiamo il comunicato diffuso in data odierna dal  Segretario della Conf.Sal-Unsa Difesa “Calabria” Corrado Didonna: << “Sono passati oramai 4 mesi da quando le competenze economiche per emolumenti e spettanze varie sono corrisposte erroneamente, sempre per difetto, ai dipendenti civili del Ministero della Difesa , in virtù del passaggio dalla gestione economica della Difesa a quella dell’Economia e Finanze.”

 Questo è lo stato delle cose alla data odierna , anche in presenza di numerose assicurazioni scritte da parte degli organi politici e sindacali nazionali, che nelle frequentissime riunioni avevano garantito che già a Marzo scorso , le somme mancanti sarebbero state accreditate e che i problemi riscontati erano definitivamente risolti: “bugie” evidentemente dette per acquietare gli animi già tesi in virtù che le somme che non vengono pagate sono proprio quelle più socialmente tutelate come Assegni per il nucleo familiare , detrazioni per coniuge e figli a carico, benefici per il riconoscimento delle cause di servizio pregresse ; insomma per riassumerle lo “stato sociale” presente sulla busta paga.

 Come può, lo Stato nelle figure del Ministero Difesa ed Economia e Finanze, rimpallarsi quotidianamente gli errori finora riscontrati, se fino a Dicembre 2012 era tutto in regola, mentre dopo, a seguito del passaggio al sistema del MEF denominato NOIPA , sono magicamente spariti proprio gli assegni sociali? Il dubbio diventa conferma proprio nel mese di marzo scorso, quando il Ministero Difesa ha trasmesso le addizionali IRPEF regionali e comunali ed il sistema NOIPA li ha correttamente recepiti addebitandoli ai propri amministrati nella busta paga (e riducendola ulteriormente rispetto a prima, ndr)………evidentemente il gioco dei”due pesi e due misure” per la Pubblica Amministrazione è diventato regola consolidata? Siamo dinnanzi ad una “spending review” camuffata con presunti errori di accredito degli assegni sociali? A prendere soldi la P.A. è capace, ma a darli invece no?

 Il dato di fatto che nessuno, né la Difesa, né l’Economia e Finanze, né tanto meno la politica del governo tecnico targato Monti, né i nostri sindacalisti romani riescono a risolvere questa problematica e mentre gli stipendi perdono potere d’acquisto; perdono anche per la strada anche voci importanti e socialmente importanti : fa più rumore le inefficienze dei pubblici impiegati ma quelle della Pubblica Amministrazione verso i propri dipendenti ne vogliamo parlare? Ed intanto nei prossimi mesi si aggiungeranno i balzelli da pagare, IMU in primis; amaro destino degli italiani verso uno Stato cieco, sordo e muto nei loro confronti, ma che poi si indigna davanti ai suicidi?…..>>

 

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