giovanni d'avola cataniaIl capogruppo del Pd nel Consiglio comunale di Catania, Giovanni D’Avola, ha rilasciato, sull’interpellanza presentata dal consigliere Notarbartolo sul bando dell’Amt per la ricerca di un addetto stampa, la seguente dichiarazione:

“Spiace che il collega di gruppo Notarbartolo continui a emulare l’opposizione. Se svolgesse il suo ruolo di esponente del PD con correttezza e senza fare polemiche pretestuose contro tutto ciò che riguarda, anche indirettamente, l’Amministrazione Bianco, avrebbe potuto informarsi con i colleghi del suo stesso gruppo.

Personalmente, gli avrei detto che ho già chiesto qualche notizia in più all’Amt su questo bando, chiarendo ogni dettaglio, semmai ce ne fosse bisogno.

A questo proposito voglio dire innanzitutto che considero paradossale far intendere che possano esistere favoritismi in una delle poche occasioni in cui è stata attuata una procedura selettiva di evidenza pubblica. Il compenso, poi, è quello di un normale contratto co.co.co giornalistico, part time e senza vincoli di esclusività, ma Notarbartolo, per gettare fumo negli occhi, gioca con le cifre lorde e annuali.

Va ricordato inoltre che l’Amt non solo non è in crisi, ma ha già assunto 40 nuovi autisti migliorando dunque le performance del servizio, e giustamente vuole migliorare la comunicazione anche in vista delle nuove forme di mobilità e dell’estensione alla città metropolitana.

Appare davvero curioso, poi, che le richieste del bando di esperienza e di un curriculum di alto livello per il professionista vengano considerati “inutili” da Notarbartolo. Chissà se farebbe lo stesso con commercialisti, avvocati, medici, ingegneri. Quanto infine alla giornalista che da parecchi anni ormai si occupa del marketing oltre che dell’Ufficio stampa, l’Azienda ha già risposto che verrà stabilizzata in questo settore.

Questo intervento appare dunque soltanto come un modo strumentale di alzare un nuovo polverone.  Evidentemente Notarbartolo continua, nonostante la nettissima presa di posizione della scorsa Direzione provinciale del PD, a sbagliare nel merito e nel metodo, assumendosi la responsabilità politica di danneggiare il partito”.

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