Il consigliere comunale e il presidente di quartiere, descrivendo la penosa condizione degli insediamenti abitative realizzati dall’Istituto autonomo case popolari, propongono che gli interventi di manutenzione vengano gestiti da Palazzo Zanca Una selva oscura. La celebre affermazione dantesca, stando alle problematiche segnalate dal consigliere comunale Ivano Cantello e dal presidente della II circoscrizione Giovanni Di Blasi, è quella che meglio si adatta alle attuali condizioni di degrado di Zafferia e Santa Lucia Sopra Contesse con riferimento agli insediamenti abitativi realizzati dallo Iacp. Problemi di illuminazione, cui si aggiungono quelli di manutenzione del verde nelle aree adiacenti gli edifici, rappresentano per gli esponenti di comune e quartiere due questioni da affrontare al più presto in conferenza di servizi, convocando assessorati ed enti competenti. «Basta un sopralluogo nei siti in questioni – scrivono Cantello e Di Blasi – per verificare la disastrosa situazione in cui versano gli impianti di pubblica illuminazione: punti luce abbattuti da intemperie e mai ripristinati, strade e cortili completamente al buio ormai da anni, fili elettrici scoperti, sono il segno tangibili della perdurante mancanza di interventi». Senza contare poi le aree a verde con erba alta ed alberi mai potati e condotte fognarie e di raccolta acqua bianche vetuste e non più funzionanti, condizioni che dipingono a dovere un quadro degradante ed allarmante e perfino pericoloso per i residenti delle palazzine Iacp. «Tutto ciò si è determinato nel corso degli anni – continuano i Consiglieri – per l’incresciosa impossibilità di poter intervenire in tali siti anche solo per sostituire una lampadine fulminata o per eseguire una semplice pulizia e scerbatura delle aree a verde a causa del continuo rimpallo di responsabilità sulla competenza d’intervento. Alla luce di quanto sopra esposto, chiediamo che venga formalmente operato, e in modo definitivo, il passaggio di competenze dallo Iacp all’Amministrazione Comunale riguardo la titolarità d’intervento per tutto ciò che concerne le urbanizzazioni esterne alle Palazzine dell’istituto autonomo case popolari, riprendendo l’iter già avviato nel 2007 ma successivamente interrotto».
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