Nutre seri dubbi sulla copertura finanziaria dell’ultimo progetto di messa in sicurezza della strada statale “106” il gruppo consiliare di opposizione “Davoli in cammino”. La presa di posizione del gruppo arriva con le riflessioni dell’ex sindaco Cosimo Femia che ha ricordato il percorso compiuto dalla sua amministrazione fino allo scorso anno. «Il Comune ha ottenuto nel periodo 2008-2009 tre finanziamenti per 1.290.000 euro di cui 500.000 dal ministero delle Infrastrutture, 410.000 dall’Anas e 380.000 con mutuo compartecipato dalla Regione per l’80%». A fine mandato la vecchia amministrazione ha approvato un progetto definitivo pari all’importo del finanziamento «con cui si realizzavano tre rotatorie, due marciapiedi, la pubblica illuminazione e l’adeguamento della carreggiata» ricorda Femia. «Ancor prima – aggiunge – sono state avviate le procedure espropriative delle aree interessate. Infine è stato approvato il progetto esecutivo stralcio di pari importo che interessava i tratti non oggetto di espropriazioni». Fin qui il percorso descritto dall’ex sindaco, che fa sostenere al gruppo “Davoli in cammino” che «da quando (aprile 2010) si è insediata la nuova amministrazione guidata da Antonio Corasaniti non si è avuta alcuna notizia in merito, nonostante le nostre sollecitazioni. Unica eccezione la delibera di giunta con cui si dava mandato all’Anas di gestire l’iter procedurale per l’appalto dei lavori, revocata dopo l’interrogazione del gruppo “Davoli in Cammino” in cui si evidenziavano alcune incongruenze. Solo la scorsa settimana è stata data notizia di un nuovo progetto definitivo per oltre 3.200.000 euro. A questo punto – continua il gruppo -, sono diversi i dubbi: che fine ha fatto la progettazione esecutiva di 380.000 euro e il mutuo compartecipato con la Regione? E come si fa ad approvare un progetto definitivo di importo di gran lunga superiore alle risorse finanziarie disponibili senza, quindi, la necessaria copertura finanziaria?». A questi dubbi, il gruppo aggiunge una sua «certezza che se sarà portata avanti tale soluzione, a meno di reperire ulteriori finanziamenti, si riuscirà a completare poco meno della metà dell’intero tratto comunale di “106”, sempre che non si perdano per i ritardi i finanziamenti disponibili».(f.r.)
Gazzetta del Sud del 12 maggio 2011