E’ stato un vero successo, nel suo esordio come evento e come prospettive future, la “Festa del nome Italia” con la conseguente rassegna di personaggi, enti, aziende e associazioni che hanno ricevuto il “Premio Prima Italia 2023” svoltosi al Centro Polifunzionale della Cultura di Davoli, località turistica-commerciale sulla costa jonica della provincia di Catanzaro. La manifestazione è stata trasmessa in diretta dall’emittente Telemia di Roccella Jonica (RC) ed è visibile su Youtube al link << https://youtu.be/ewcFGBQp52U >> (durata 2 ore e 16 minuti).
E’ la prima volta in assoluto che avviene una riunione tra tutti coloro che (storici, letterati, artisti, docenti, giornalisti, imprenditori o semplici appassionati) si interessano all’epoca della “Prima Italia” un periodo che va dal 1500 di Re Italo al 202 a.C. quando i Romani hanno conquistato il territorio calabrese ponendo così fine pure alla civiltà della Magna Grecia che però, una volta acquisita, ha poi fatto grande la stessa Roma in tutto il mondo come hanno riconosciuto gli stessi Romani estendendo il nome Italia dalle Alpi alla Sicilia.
Promossa dall’associazione culturale informale “Calabria Prima Italia” (con la collaborazione della Biblioteca Pubblica Vincenziana, il patrocino del Comune e della Regione Calabria) la manifestazione ha visto la partecipazione di oltre centoventi persone, provenienti pure da fuori regione, tutte interessate a conoscere, approfondire e divulgare sempre meglio il fatto storico che vede il nome “Italia” essere nato nel territorio dell’attuale Calabria ben 3500 anni fa ad opera di Re Italo. Una esclusiva peculiarità da valorizzare al massimo possibile anche a livelli internazionali. Specialmente preso gli italiani all’estero.
Per questa continua opera di diffusione e maggiore consapevolezza svolta con tutti i mezzi, sono stati assegnati i riconoscimenti attraverso una pergamena ed una bottiglia di vino, denominato proprio “Re Italo” (prodotto dalla Cantina dei Sirìti). Non poteva essere diversamente dal momento che il vino è il principale simbolo della antica Enotria che significa proprio “terra del vino” e che era costituita in gran parte dal territorio dell’attuale Calabria, poi divenuta Italia dal nome di questo Italo, re degli Enotri, sedici generazioni prima della guerra di Troia, come attestano le più antiche fonti storiche.
Ben 84 le pergamene distribuite. Tutti i premiati si ripromessi di continuare contatti e aggregazione per essere più efficaci nelle ricerche storiche così come nella diffusione pure nelle scuole di questa peculiarità del nome Italia nato in Calabria. Intanto, nella Biblioteca Vincenziana di Davoli (Via Kennedy 61-A telefono 393-9161418) è stato inaugurato contestualmente il cosiddetto “Scaffale della Prima Italia” che raccoglie libri, documenti e persino oggettistica sull’evolversi del nome Italia nei secoli pure geograficamente.
Si è quindi discusso sul futuro di quella “Calabria Prima Italia” che attualmente risulta sconosciuta alla stragrande maggioranza degli italiani e persino degli stessi calabresi, soprattutto all’estero. Tra tanto altro, la principale ambizione è anche quella di far sì che lo stesso ente Regione possa ufficialmente denominarsi, prima o poi, proprio “Calabria Prima Italia”. Sarebbe la dizione più giusta, doverosa e pertinente per un territorio che ha dato nome all’Italia.
A Domenico Lanciano di Badolato (promotore della Festa del Nome Italia e del Premio Prima Italia 2023) abbiamo chiesto di dirci la sua impressione.
<< E’ un evento che desideravo realizzare dall’aprile 1982, cioè da quando ho scoperto che il nome Italia era nato in Calabria 3500 anni fa.
Ho tentato più volte, ma senza alcun esito poiché i tempi non erano ancora maturi, specialmente presso le Istituzioni nazionali, regionali e locali. Adesso finalmente si è avverato il sogno inseguito da ben 41 anni.
Spero che la coscienza del popolo italiano, e calabrese in particolare, sia propensa a proseguire il discorso della Prima Italia e di Re Italo anche a livelli internazionali, specialmente presso i nostri emigrati all’estero >>.