Nella mattinata di lunedì 28 ottobre scorso, nell’ambito di una attività di perquisizioni per la ricerca di armi e stupefacente, espletata dalla Stazione di Davoli e diretta dalla Compagnia Carabinieri di Soverato, unitamente alle unità cinofile antidroga ed antiesplosivo, i militari eseguivano diversi controlli nel comune di Davoli.
Durante una perquisizione domiciliare presso l’abitazione di un incensurato, i militari rinvenivano, avvolta in cellophane all’interno di un armadio in un magazzino adiacente l’abitazione, una pistola cal. 7,65, con relativo munizionamento (21 colpi inesplosi che riempivano un intero caricatore).
Ulteriori accertamenti sull’arma permettevano di stabilirne la clandestinità; infatti, la pistola pur essendo con matricola e con marca “AZAY-ARRIZABALAGA”, non risultava registrata in Italia.
Il giovane G. Antonio, ventisettenne, ritenuto responsabile di detenzione abusiva di arma da fuoco clandestina, veniva così tratto in arresto e posto agli arresti domiciliari in attesa del rito per direttissima.
L’arma da fuoco, illegalmente detenuta, come anche il munizionamento sono stati sottoposti a sequestro penale, in attesa di accertamenti balistici.
L’arrestato, a seguito di direttissima svolta nella giornata di martedì 29, è stato risottoposto agli arresti domiciliari e, dopo il patteggiamento avvenuto in maniera immediata, è stato già condannato ad un anno di reclusione con pena sospesa e 1.200 euro di multa.