«L’ “Unione” c’è e questo è un vantaggio che i nostri Comuni hanno sugli altri, che le “Unioni” le debbono ancora costituire». Così il presidente dell’ “Unione dei Comuni del Versante Ionico”, Domenico Criniti, ha aperto i lavori dell’incontro sulle funzioni associate che ha visto la partecipazione del prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci e del presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, di fronte ad una platea costituita da sindaci e amministratori dei Comuni della “Versante Ionico” e non solo. Il cammino dell’ente intercomunale è stato ripercorso da Criniti sin dagli albori (2001), quando ancora la “Versante Ionico” era una comunità montana: «Allora iniziò un percorso che oggi ci ha portato a passare da una finanza locale derivata ad una finanza basata soprattutto sulle risorse locali» ha evidenziato Criniti, che ha lodato il lavoro dell’ex presidente Alfredo Lancellotti e del direttore operativo Vincenzo Larocca. «Oggi – ha aggiunto – dobbiamo guardare al futuro con intelligenza, avendo costituito un Ente-modello. Pensiamo che persino il Comune di Vibo Valentia ha chiesto di convenzionarsi con noi per la gestione del sistema informatico, del Sistema Informativo territoriale e del servizio tributi». Di fronte a questo quadro di efficienza, Criniti ha lanciato un appello alla Regione affinché contribuisca allo sviluppo di questa realtà: «Lo scorso anno ci sono stati assegnati 23.885 euro sui 100.000 stanziati per le Unioni calabresi. Per questo esercizio sono stati stanziati 50.000 euro di cui 13.500 per la nostra. Il dato è sintomo dell’assenza di una politica di sostegno ai Comuni e all’associazionismo comunale». Dal canto suo il prefetto ha confermato la propria vicinanza istituzionale ad una realtà che «mette da parte i campanilismi e che sarà necessaria con l’entrata in vigore del federalismo fiscale. È importante – ha evidenziato – che i servizi siano svolti da persone competenti, per evitare esperienze fallimentari avvenute altrove. Gli amministratori siano dunque lungimiranti e facciano l’interesse dei cittadini, senza distribuire incarichi con il “manuale Cencelli” o sistemando qualche politico trombato. È una grande sfida e io sono vicino a voi sindaci che avete avuto questa sensibilità». In merito alla istituenda polizia locale, Reppucci ha affermato che «può essere valido contributo a un capillare controllo del territorio, al fianco delle forze dell’ordine». Il presidente Talarico ha invece spiegato di voler intanto recepire le istanze del territorio dell’ “Unione”, in particolare siè detto disponibile per quanto riguarda le “lamentele” di Criniti sulla risicata attenzione della Regione sulle Unioni: «Del resto – ha spiegato – presentare progetti territoriali organici è strategico. Si pensi, allora, anche ad ampliare le attività, non solo per gestire servizi ma per coinvolgere altri settori come il turismo e le attività produttive. La strada intrapresa è giusta – ha concluso – perché solo assieme si potranno raggiungere i migliori risultati». In chiusura, si è registrato l’intervento di un vigile urbano di Guardavalle che ha espresso perplessità rispetto al percorso di associazione nel settore della Polizia locale.
Gazzetta del Sud – Francesco Ranieri