Italy 3d black and orange map, with Calabria region highlighted 3d renderRiceviamo e pubblichiamo: <<Votare a San Valentino non significa fare il bene della Calabria ma, al contrario, è un favore a quel sistema di potere che, anche al riparo della barriera antidemocratica dell’8 % di sbarramento, non ha bisogno di fare campagna elettorale. In tale contesto, rinviare le elezioni significa voler favorire una reale partecipazione democratica alla prossima tornata elettorale.

Come persone impegnate, cittadini ed attivisti di diverse realtà sociali e politiche calabresi, dopo alcuni confronti tenutisi nei giorni scorsi nelle piazze per la sanità pubblica e ‘da remoto’, causa Covid, intendiamo lanciare questo accorato allarme.

Confronti, dicevamo, chiaramente spinti dalle prossime regionali ma caratterizzati dalla forte preoccupazione che la radicale richiesta di cambiamento, diritti e dignità, manifestatasi appunto in diverse piazze calabresi, possa perdersi nella consueta retorica della campagna elettorale, dove a promettere rivoluzioni e cambiamenti risolutivi sono quasi sempre gli emissari di quegli stessi gruppi di potere che, dopo aver prodotto questa situazione, ci sguazzano pure beatamente. Cambiano, a volte, le facce ma difficilmente cambiano i burattinai ed il grumo di interessi tutelati.

Per tutti noi c’è la necessità, quindi, che in questa campagna elettorale entrino concetti semplici ma inderogabili.

Basta con l’eterno sversamento di fondi pubblici a favore della sanità privata: la domanda di salute dei calabresi non può che passare dal rilancio dalla sanità pubblica, dalla riapertura dei presidi chiusi, dall’assunzione di personale e dal ritorno ad un sistema sanitario nazionale pubblico e gratuito.

Basta con il privato e non solo in sanità: acqua, rifiuti, trasporti, tutti i servizi essenziali per i cittadini non possono sottostare alle leggi del mercato ma devono garantire il soddisfacimento dei bisogni dei calabresi.

Basta con lo sfruttamento legalizzato: migliaia e migliaia di calabresi, precari a vita, mantengono in piedi svariati enti pubblici, senza poter immaginare alcun tipo di futuro, senza diritti, senza avere la dignità di poter essere considerati lavoratori.

Basta con il saccheggio e la devastazione dei nostri territori: la vera grande opera per la Calabria è il contrasto del dissesto idrogeologico ed un piano strutturale per adeguarsi ai cambiamenti climatici, in modo da non dover vedere ad ogni pioggia le immagini delle nostre città allagate o, persino, a piangere altri morti.

Basta con le clientele e le regalie: siamo consapevoli che la democrazia ha dei costi, e quei costi non si possono e non si devono tagliare. Ma le strutture speciali, i portaborse, e l’infinita lista di consulenti vari non servono alla vita democratica della Calabria ma solo ad alimentare sacche di consenso clientelare e favori, perciò vanno solo aboliti.

La particolare situazione che stiamo attraversando, tra emergenza Covid da una parte e il crescente disagio sociale dall’altra, non si può affrontare con accordi al ribasso e mediazioni a tavolino, ma impone la costruzione di un’alternativa seria, indisponibile ad alcun passo indietro nel cercare di dare risposte ai calabresi. Che, anche difronte al dilagare della cappa dovuta all’intreccio tra criminalità organizzata, politica e massoneria, non hanno bisogno di repressione e meno democrazia ma di interventi costanti di giustizia ed antimafia sociale.

Chi ha generato questo scempio, prodottosi sia con il centrodestra che con il centrosinistra, è l’inqualificabile classe dirigente di questa regione, l’unica a beneficiare dell’impossibilità di una vera campagna elettorale. Chiedere di votare il primo giorno utile, rispetto ai tempi fissati dal Governo, significa infischiarsene dell’agibilità democratica e della partecipazione dei cittadini.

Per questo, non possiamo né vogliamo arrenderci e facciamo appello a quanti hanno intenzione di costruire una reale alternativa, un movimento capace di abolire lo stato di cose presente, per trovare una sintesi comune e non abbandonare il destino della nostra terra in mano ai soliti predatori.

Inoltre, difronte al pericolo rappresentato dal regionalismo differenziato, che il Governo sembra voler approvare con l’accordo trasversale di alcuni governatori del nord, bisogna con forza agire per impedire tale ulteriore atto di divisione del paese e di discriminazione del meridione.

Per tutto ciò, siamo impegnati a costruire le condizioni, a fianco e con i cittadini ed i soggetti attivi in questa regione, affinché siano rappresentati nel consesso regionale, in contrapposizione ai potentati politici, valori e convinzioni ispirati dalla solidarietà, dall’accoglienza, dai diritti e dalla giustizia sociale.>>

  • Enzo Aita
  • Giuseppe Angotti
  • Teresa Arcuri
  • Maddalena Autiero
  • Bruno Barbieri
  • Caterina Berretta
  • Giorgio Berardi
  • Andrea Bevacqua
  • Domenico Bianchi
  • Saverio Bianco
  • Sara Bilotta
  • Manlio Bitonti
  • Nicole Bitonti
  • Antonio Borelli
  • Carmine Bruno
  • Fortunato Cacciatore
  • Turi Caminiti
  • Enrico Campiglia
  • Giorgia Campo
  • Francesco Campolongo
  • Gigino Capolupo
  • Giovanni Caporale
  • Michele Cardamone
  • Letizia Cardile
  • Alessandra Carelli
  • Vincenzo Carioti
  • Sergio Carioti
  • Clara Carnevale
  • Giacomo Carpino
  • Salvatore Catroppa
  • Giovanni Cizza
  • Francesco Cirillo
  • Ferruccio Codeluppi
  • Davide Colace
  • Vincenzo Colomba
  • Pasquale Colosimo
  • Pino Commodari
  • Mimmo Commisso
  • Marialucia Conforto
  • Giovanni Cordova
  • Franco Coricello
  • Antonio Cosentino
  • Alessandro Costanzo
  • Tiziana Costanzo
  • Leo Criaco
  • Sergio Crocco
  • Maria Francesca D’Agostino
  • Adriano D’Amico
  • Francesco Dattilo
  • Matteo De Bonis
  • Sergio De Giorgio
  • Gabriella De Luca
  • Pino De Lucia
  • Mimma De Matteis
  • Mimì De Paola
  • Antonio De Rose
  • Danilo De Salazar
  • Giovanni De Sossi
  • Delio Di Blasi
  • Francesco Di Lieto
  • Carmela Errico
  • Francesco Febbraio
  • Armando Filice
  • Ernesto Fiorino
  • Amerigo Fiumara
  • Francesco Folino
  • Mimmo Formaro
  • Valerio Formisani
  • Nicola Fratto
  • Gregorio Froio
  • Franco Funaro
  • Aldo Gabriele
  • Manuela Gaetano
  • Pepè Galea
  • Silvia Galiano
  • Davide Gigliotti
  • Claudia Giofrè
  • Walter Greco
  • Valeria Gullà
  • Francesco Gullà
  • Alessandro Iantorno
  • Carlo Iannuzzi
  • Francesco Iannuzzi
  • Filippo La Pera
  • Daniela La Rosa
  • Francesca Laterza
  • Elio Longobucco
  • Emanuele Lupo
  • Teresa Mancuso
  • Franco Mangone
  • Fiore Manzo
  • Annamaria Marino
  • Marilena Marino
  • Peppe Marra
  • Ruggero Marra
  • Maurizio Matera
  • Immacolata Mauro
  • Rosa Mazzei
  • Francesco Mazzotta
  • Vincenzo Medici
  • Rossana Melito
  • Vincenzo Merante
  • Gianmaria Milicchio
  • Stefano Morabito
  • Antonio Mosca
  • Irene Mulazzani
  • Marcella Murabito
  • Raffaele Muraca
  • Guerino Nisticò
  • Antonia Nobile
  • Eugenio Occhini
  • Francesco Oliverio
  • Mario Palermo
  • Giovanni Panettieri
  • Fabrizia Passafaro
  • Francesco Paparo
  • Gregorio Patanè
  • Rosario Pedretti
  • Francesco Perri
  • Francesca Pesce
  • Giovanni Peta
  • Oreste Pezzi
  • Cecè Piacente
  • Raffaele Pignolo
  • Gianfranco Posa
  • Francesco Pucci
  • Teresa Puja
  • Francesco Puntillo
  • Monica Quaresima
  • Aurelia Franca Ramundo
  • Maria Grazia Raffaelli
  • Natalina Raffaelli
  • Raffella Raffaelli
  • Fabio Riganello
  • Luciano Rimini
  • Giorgia Rizzo
  • Francesco Rizzuto
  • Mimmo Rocca
  • Cesare Romagnino
  • Simone Romeo
  • Fausto Rondinelli
  • Anna Rotella
  • Pino Rotiroti
  • Federica Ruberto
  • Francesco Saccomanno
  • Paola Saccomanno
  • Pina Sangineto
  • Devis Santopolo
  • Francesco Santopolo
  • Giulio Santopolo
  • Sergio Santoro
  • Antonio Scalise
  • Irene Scarnati
  • Attilio Scola
  • Temistocle Scorza
  • Aldo Semeraro
  • Alfonso Senatore
  • Filippo Sestito
  • Vittorio Siccia
  • Pupa Sicilia
  • Rosa Tavella
  • Leonardo Torchia
  • Roberto Truglia
  • Enrico Turco
  • Stefano Vento
  • Carmela Vetrano
  • Cosimo Vicchio
  • Enza Vigna
  • Franco Virzo
  • Maria Viscomi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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