Organizzato dal comune di Stilo (Rc), con il contributo e il patrocinio della Presidenza della Giunta della Regione Calabria e dell’Amministrazione provinciale di Reggio Calabria, Venerdì 5 agosto si aprirà il sipario sul Palio di Ribusa 2011, una delle manifestazioni più belle e suggestive della tradizione popolare calabrese, un viaggio inusuale in un’atmosfera rinascimentale e in quel periodo critico e pur interessante e magico (secoli XV, XVI, XVII), che caratterizzò la società e le Istituzioni del Regno di Napoli. Un evento storico unico, che richiama la fiera signorilità della Città di Stilo, che Re Roberto nel 1339 chiamò “sua terra” e Giovanni d’Austria identificò come “fedelissima”. Il Palio di Ribusa (ripreso nel 1997 dopo una parentesi di 280 anni) può essere definito il simbolo dell’orgoglio della stessa città, che già nel 1600 era annoverata “fra il numero di cento e dieci Città d’Italia più famose”. Il termine Ribusa (luogo di rovi) richiama alla mente le vicissitudini della nobile Città di Stilo e del vasto territorio su cui la cittadina aveva la più assoluta giurisdizione. Il Palio trova giustificazione, oltre che nelle travagliate e illustri vicende della storia del regio demanio, anche nella fera di Ribusa, che era un rilevante momento istituzionale e tutt’uno con la grande festa popolare caratterizzata da gare e tornei cavallereschi. Della fiera trattano due documenti trascritti dall’archivio notarile di Gerace e rogati dal notaio Scipione Carbonara che nel 1650 scrive di una “fera de Regusa”, e dal notaio Giuseppe Baldaro, nel 1717. Oggi la rievocazione storica del Palio di Ribusa si svolge ogni anno la prima domenica d’agosto e nei giorni precedenti e risulta sviluppato in giornate di spettacolo, di intrattenimento e di approfondimento (cortei storici, musiche di corte, giullarate, contastorie, cartomanti e chiromanti, sbandieratori, banchetti storici di mercanti e artigiani, cavalieri e dame), per poi concludersi con la competizione. Una festa storica davvero eccezionale. Ogni anno, eccezionale guida per la realizzazione dell’evento storico, è il filosofo Tommaso Campanella, attraverso le sue opere, principalmente, da cui si trae spunto per la scelta del tema di ogni edizione. Tema di quest’anno:”Prìncipi finti contra i veri armati”. Resta ancora attuale il grido di allarme di Campanella contro il mondo alla rovescia perché gli empi “spesso fur canonizzati, gli santi uccisi, e gli peggiori tra noi prìncipi finti contra i veri armati”. Ed è proprio l’ultimo verso del sonetto campanelliano “Che gli uomini seguono più il caso che la ragione”, tratto dalle sue Poesie filosofiche. Il Palio di Ribusa: costruzione di un’identità fra rituale e spettacolo.
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