Secondo appuntamento della piccola rassegna letteraria con Paolo Valentino ed il suo “Ritratto di famiglia con errore” edito da SEM Società Editrice Milanese presentato da Cinzia Calizzi a Le Stanze il 5 ottobre alle ore 18.15.
Paolo Valentino, stimato ghost writer, dopo Il metodo Catfulness. La felicità insegnata da un gatto (edito da Libri Mondadori), fa il salto di qualità e si misura riuscendoci con il suo primo romanzo edito da SEM dal titolo Ritratto di famiglia con errore.
A metà tra il noir e il romanzo di formazione, Ritratto di famiglia con errore è una favola nera nelle cui pagine si mescolano tutto il sogno, la leggerezza e la crudeltà dell’infanzia.
Perché un mistero, quando viene risolto, è come se lo uccidessi, o almeno non è più un mistero. E quel mistero, adesso, sarei stato proprio io a farlo fuori.
C’è quasi sempre un errore nel ritratto che da bambini ci si fa della propria famiglia. Solitamente lo si realizza una volta cresciuti, ma Milo – per tutti Mio – lo scopre a undici anni. È un pomeriggio di ottobre del 1991 quando, tornando a casa, si accorge che il fratellino Nicholas, balbuziente e con la passione delle sedute spiritiche, è uscito di casa da solo. Lo si comincia a cercare in giardino, nei paraggi, ma di lui nessuna traccia. Mentre la polizia avvia le indagini e il paese, sconvolto, si riempie di volantini col suo volto, Mio prende una decisione: sarà lui stesso a trovare il fratellino. Lo ha rapito il meccanico, che ha visto in atteggiamenti inequivocabili con un diciassettenne, oppure le misteriose signore Addams, due donne che vivono in solitudine e su cui si sono ricamate leggende raccapriccianti? In questa sua ricerca, però, Mio si renderà conto che nella sua stessa famiglia c’è un terribile segreto, pronto a riemergere dal buio in cui era stato accuratamente celato.