309 Nelle ore scorse a Crotone vi è stato un maxi furto di gioielli per il valore di 105mila euro ai danni di un noto commerciante orafo calabrese.

L’uomo si è immediatamente recato presso la Stazione Carabinieri di Belvedere Spinello per denunciare il tutto e chiedere aiuto per il furto patito; in pratica circa una settimana fa, il commerciante dovendo chiudere il proprio negozio per alcuni giorni, aveva caricato nella propria autovettura alcune couvette contenenti anelli e preziosi vari, da dover portare in un secondo momento in un altro esercizio commerciale fuori provincia.

La macchina, con all’interno i preziosi, veniva quindi parcheggiata dentro un box all’interno di una concessionaria-auto di proprietà dello stesso commerciante: tutto chiuso a chiave, tutto sigillato, macchina e box.

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Tuttavia la leggerezza fatale veniva compiuta quando l’uomo lasciava le chiavi dell’auto in una bacheca ad uso comune all’intero della concessionaria, tantoché alcune ore dopo, l’uomo riaprendo la propria autovettura si accorgeva immediatamente dell’assenza dei contenitori.

Dopo aver ricontrollato per sicurezza nel negozio e nella propria abitazione, ormai sicuro che il furto fosse stato perpetrato proprio all’interno della concessionaria, il commerciante si recava dal Comandante della Stazione di Belvedere, Maresciallo Aiutante Tropiano chiedendo aiuto e fornendo i pochi elementi a disposizione per ricostruire l’accaduto.

Elementi scarsi si, ma non per i militari di Belvedere: con un lavoro semplice ma accurato di analisi, sono stati scomposti tutti i particolari e le azioni dell’accaduto, circoscrivendo quindi le circostanze di tempo e di luogo. Il furto era avvenuto in una dato spazio e in una data ora, e in quel sito poteva trovarsi in dette circostanze solo un uomo, un addetto alle pulizie.

Con la conferma da parte di alcuni frammenti di immagini ricavate dal sistema di telecamere interno, veniva prelevato e portato in Caserma l’uomo addetto alle pulizie, il quale posto sotto serrato interrogatorio durato alcune ore, alla fine, stremato, confessava di aver prelevato le chiavi dalla bacheca, aperto la saracinesca e l’autovettura, e rubato i preziosi.

Immediatamente con l’ausilio di militari del Nucleo Operativo, scattava la perquisizione domiciliare a seguito della quale veniva rinvenuto circa l’80 per cento della refurtiva; con un supplemento di interrogatorio si riusciva a rinvenire il restante bottino, venduto a due noti esercizi “compro-oro” in centro a Crotone. Qui si recuperava il tutto e si verificava la corretta registrazione degli avvenuti acquisti.

In Caserma si dava inizio quindi al conteggio ed alla ricampionatura dei preziosi: tutto recuperato, o quasi. Mancava infatti alla lista un grosso diamante del valore di 5000 euro. Per questo motivo il Comandante di Stazione faceva ritorno nell’abitazione del soggetto fermato, dando ulteriore seguito alla perquisizione. Dopo aver perquisito praticamente dovunque, all’interno della zuccheriera , avvolto in carta stagnola, veniva rinvenuto la pietra preziosa.

Tutto il materiale sequestrato veniva riconsegnato all’avente diritto; alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone veniva quindi segnalato il primo soggetto fermato per furto aggravato, e i commercianti dei due “ compro oro” per acquisto di cose di sospetta provenienza. Per uno dei due, vi sarà a breve anche la segnalazione all’ufficio di Polizia Amministrativa per la valutazione su eventuali violazioni dei doveri inerenti la registrazione degli acquisti da privati.

 

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