Continuano con gli eventi del Festival dell’Aurora della trilogia “Mediterranean Without Frontiers” diretto da Franco Eco e organizzato da Fondazione Odyssea e Fabbrica delle Arti. Mercoledì ore 20.30 al Teatro Apollo andrà in scena la straordinaria cultura del Benin con uno spettacolo di musica e danze tradizionali, “Adjobo” e “Tchincoume”, Lo spettacolo, slegato dai canoni e dai modelli occidentali, trascinerà lo spettatore in un viaggio dentro l’affascinante mondo esoterico legato alla religione “Vudù”, pratica religiosa nata e riconosciuta ufficialmente dalla Repubblica del Benin. Il misticismo del “Vudù” è praticato da sessanta milioni di persone in tutto il mondo e oltre ad essere un sistema di pensiero, è anche un archetipo legato alla cultura, alla filosofia, al linguaggio, alla musica e alla medicina.
Alla base della religione “Vudù” non ci sono testi sacri, ma una forte tradizione orale che si tramanda di generazione in generazione; infatti i fedeli credono nell’esistenza di entità soprannaturali che sono lontane e invisibili. Durante le cerimonie i sacerdoti chiedono alle divinità, che rappresentano vari fenomeni (come la malattia, le tempeste, la giustizia o l’acqua), di intervenire nella vita quotidiana sulla Terra, e ogni invocazione divina è sempre accompagnata dalla musica e dalla danza, fattori determinanti per poter risvegliare gli spiriti e le divinità.
Sarà inoltre presente come ospite del festival il Console del Benin a Napoli dott. Giuseppe Gambardella che – in sinergia con l’Ambasciata del Benin presso la Repubblica Italiana – è impegnato a promuovere l’importanza della solidarietà e della fratellanza tra i popoli, i diritti umani, la pace e lo sviluppo in Africa, la politica interculturale e il ruolo istituzionale dei consolati nel processo di pace e della diplomazia internazionale.
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