Una tragedia sfiorata pochi giorni fa, fortunatamente non realizzatasi per il pronto intervento di una Carabiniere fuori servizio.
Alcune mattine fa, nel popolare quartiere Vescovatello di Crotone, intorno alle 7.30 un Carabiniere saliva sulla propria autovetture con i figlioletti per condurli a scuola; nel transitare per una una stradina del citato quartiere, la sua attenzione veniva richiamata dalle urla di un’anziana signora all’interno di un portone condominiale. Arrestata la sua autovettura, immediatamente il militare si precipitava all’interno dell’androne condominiale, ove rinveniva un anziano signore che penzolava, agonizzante, con una corda appesa al collo dalla ringhiera del piano rialzato.
Dopo un primo e comprensibile attimo di sconcerto, il militare si precipitava ai piedi dell’anziano, e grazie alla sua prestanza fisica, mentre con un braccio riusciva a risollevare l’uomo per evitare il soffocamento ormai in atto, con l’altra mano, non senza difficoltà, riusciva a slegare la corda dalla ringhiera.
L’uomo sofferente, ma ancora in grado di respirare, veniva quindi fatto stendere per terra e immediatamente venivano avvisati il servizio 112 e 118.
Una volta giunti sul posto i sanitari decidevano per l’immediato trasporto dell’uomo, un signore classe ’34, in pronto soccorso; qui veniva ricoverato non in stato di pericolo di vita, per gli accertamenti tanto dal punto di vista fisico quanto psichiatrico. Sembra infatti che l’uomo sia stato provato nella sua vita da lutti e gravi momenti di difficoltà, per cui da tempo versava in uno stato depressivo. I medici confermavano che l’intervento tempestivo del militare era stato provvidenziale per salvare la vita all’anziano, perché in presenza di ulteriori pochi istanti di trazione e soffocamento con la corda, si sarebbe arrivati a sicura morta o per asfissia o per una frattura dell’osso del collo.
Il militare in questione, con una lunga esperienza operativa sulla strada a bordo delle “gazzelle” del Nucleo Radiomobile, dopo aver accertato lo stato di salute dell’anziano signore, ed aver accompagnato i propri figlioletti a scuola, si è presentato in Caserma per svolgere regolarmente il proprio turno di servizio.
L’Appuntato ha ricevuto poi una telefonata direttamente dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, il quale si è detto orgoglioso di avere militari così speciali e intraprendenti; i suoi superiori gerarchici hanno già inoltrato proposta per un encomio solenne per il militare che non è nuovo a gesti nobili che vanno oltre quelli che possono sembrare i limiti dei doveri istituzionali dei Carabinieri.
Mesi fa infatti, durante l’espletamento di un servizio di perlustrazione esterna, l’Appuntato rintracciò un uomo in evidente stato di disorientamento psichico; lo stesso militare chiamò un’ambulanza che si prese carico dell’uomo, un 40enne con alcuni problemi di salute residente nel Bergamasco, che in un momento di minore lucidità aveva preso il pullman e senza apparente motivo era giunto fin a Crotone. L’Appuntato, terminato il suo orario di servizio, si recava quindi privatamente presso il Pronto Soccorso, per conoscere eventuali novità sull’uomo, che tuttavia era stato appena dimesso dal nosocomio. Messosi con la propria autovettura personale alla ricerca nuovamente dell’uomo, lo rintracciava sulla S.S.106. Qui con tanta pazienza e buon senso convinceva l’uomo a far ritorno a casa, si faceva fornire il numero di telefono dei genitori che venivano subito contattati e rincuorati. Ed ancora, l’Appuntato offriva da mangiare, pagando di tasca propria la cena, un pacchetto di sigarette ed il biglietto di ritorno con il pullman, nei pressi della qual fermata il Carabiniere stazionava fino a quando non ha avuto la certezza che il mezzo fosse partito quella notte stessa con l’uomo a bordo. La mattina dopo, uno scambio di telefonate con gli anziani genitori – chiaramente grati per questo gesto di particolare umanità- , dava la conferma che l’uomo era ritornato sano e salvo a casa.
Per questo atto di assoluta generosità, l’Appuntato è stato premiato, lo scorso giugno, in occasione della festa dell’Arma ( di cui la fono in allegato) a Crotone come simbolo encomiabile di tutti i Carabinieri che svolgono un servizio non solo di protezione e sicurezza ma anche di vicinanza sociale nei confronti dei più deboli ed indifesi delle comunità presso cui prestano la loro attività istituzionale.