Nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Crotone hanno proseguito nell’attività a largo raggio consistente in una serie di perquisizioni d’iniziativa volte alla ricerca di armi, questa volta nel Comune di Cutro e nelle frazioni San Leonardo e Steccato; 25 gli uomini e le donne, in borghese ed in divisa, impiegati nel dispositivo con l’ausilio delle Unità Cinofile del G.O.C. di Vibo Valentia.
In uno degli obiettivi individuati dagli uomini del Maresciallo Ordinario Antimo Andriulo, Comandante della locale Stazione, è stato tratto in arresto Lamanna Giuseppe cl’50 altra vecchia conoscenza dell’Arma per detenzione di arma clandestina, munizionamento e parti meccaniche varie di armi .
Anche nell’operazione odierna, come in quella analoga di alcuni giorni che ha visto l’arresto di Procopio Giuseppe, a farla da protagonista è stato il pastore tedesco Willy, cane-carabiniere addetto alla ricerca di armi ed esplosivi: appena entrato nel garage di pertinenza del Lamanna ha letteralmente “ tirato” il suo conduttore in direzione di una vecchia credenza dentro la quale abilmente occultato in una serie di stracci di tessuto è stata rinvenuta una Browning 7.65, completa di caricatore monofilare da 7 colpi e con matricola abrasa.
Nel proseguo dell’attività di perquisizione i militari hanno rinvenuto inoltre ulteriori 4 canne di pistole perfettamente oliata, molle guida-asta sempre per pistole, più numerose parti meccaniche interne di armi ( dentini, differenziatori,sicure, percussori ) oltra a prodotti per la lubrificazione, il che conferma l’attività di vero e proprio “armaiolo” del Lamanna: conferma, perché l’uomo nel 2007, sempre dai Carabinieri di Cutro, fu arrestato poichè trovato in possesso di una quindicina di pistole più un miriade di parti d’arma. In quell’occasione i militari operanti posero sotto sequestro ben 5 casse piene di parti meccaniche d’arma, probabilmente funzionali al Lamanna per “ assemblare” nuove pistole non rintracciabili.
I Lamanna tratto in arresto in flagranza di reato, su disposizione del Sost.Proc. Gaetano Bono di turno è stato tradotto agli arresti domiciliari in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida.
L’arma verrà immediatamente inviata al R.I.S. di Messina grazie al cui lavoro, mediante la risaltazione della matricola, si cercherà di scoprire dove è stata rubata l’arma e se sia stata già utilizzata in fatti di cronaca nera.