Crosia inaug. Aa Donizetti.jp2E’ stata evidenziata la crescita qualitativa e quantitativa della struttura crosimirtese. Giuseppe Greco ha illustrato le finalità della convenzione con il Conservatorio di Vibo Valentia. “Istituzioni musicali nell’ambito dei sistemi artistici europei: crediti e convenzioni a confronto”. E’ stato questo il tema trattato nell’ambito dell’inaugurazione dell’Anno accademico 2014-2015 dell’Istituto musicale “Donizetti” di Mirto Crosia. Una cerimonia sobria ma ricca di contenuti. Folta e interessata la presenza di pubblico. Una serie di interventi per sottolineare con forza l’importanza della musica per la crescita degli individui.

Nell’introdurre i lavori il sociologo e giornalista Antonio Iapichino, ha evidenziato la dinamicità del “Donizetti”, struttura che opera nella cittadina ionica dal 2006. Una realtà cresciuta da un punto di vista quantitativo, ma che ha puntato, sin dall’inizio, alla qualità dei servizi da erogare.

Il direttore della Casa circondariale di Rossano, Giuseppe Carrà, ha portato la propria esperienza, mettendo in risalto i diversi progetti realizzati presso l’istituto penitenziario di Rossano, in sinergia con il Donizetti di Mirto. Fra questi ha ricordato “Note di libertà”, un’iniziativa che ha permesso la partecipazione attiva dei detenuti. Azioni importanti sotto il profilo educativo.

Il direttore del “Donizetti”, Giuseppe Greco, nel ringraziare gli ospiti, ha evidenziato che questo anno accademico rappresenta una tappa fondamentale di un cammino avviato otto anni addietro. Ha spiegato che l’Istituto che egli guida ha rinnovato, per il terzo anno consecutivo, la convenzione con il Conservatorio di musica “Torrefranca” di Vibo Valentia per i corsi pre-accademici. Si tratta di un curriculum progettato dall’attività didattica secondo il regolamento dei corsi di base dell’istituto e i programmi delle singole scuole del Conservatorio di Stato di Vibo Valentia. Al termine dei corsi pre – accademici e dopo aver sostenuto le prove finali, gli studenti potranno iscriversi ai corsi di diploma accademico di I livello del Conservatorio di Vibo Valentia. E’ previsto il mutuo riconoscimento dei periodi e dei passaggi di studio con il rilascio di un certificato congiunto. A tal fine ciascuna delle istituzioni convenzionate produce certificazione ai propri studenti e rilascia contestualmente un certificato congiunto attestante il livello raggiunto curriculare, i cui requisiti sono concordati a livello di rete.

Greco, infine, ha illustrato i progetti per il futuro e ha esortato tutte le altre strutture presenti nel territorio comunale a lavorare con spirito di collaborazione.

Il direttore della Banda musicale “G. Puccini”, Salvatore Mazzei, ha messo in risalto che Giuseppe Greco ha creato ciò che voleva: un istituto musicale serio, in grado di offrire servizi di qualità al territorio. Il maestro Mazzei, poi, ha ripercorso otto anni di attività della struttura crosimirtese.

Il parroco di “San Giovanni Battista”, don Giuseppe Ruffo, ha detto che Mirto ha bisogno di strutture educative. <<Ci sono tanti talenti: vanno saputi apprezzare>>. Ha detto, poi, che nel “Donizetti” si respira un clima familiare. Ai giovani allievi: siete sulla linea giusta. Proseguite!>> La maestra Antonella Barbarossa, docente del Conservatorio musicale “Giacomantonio” di Cosenza, già direttore del Conservatorio di Vibo Valentia, ha parlato dei sistemi artistici europei. Ha spiegato la valenza della convenzione siglata fra il Donizetti con il conservatorio di Vibo Valentia. <<Le convenzioni>>, ha detto, <<si basano sui programmi. Più una scuola diventa seria, selettiva, più ci sarà futuro per i giovani allievi>>.

Salvatore Magarò, Presidente della Commissione Antimafia della Regione Calabria, ha evidenziato la voglia di Giuseppe Greco di offrire servizi e valorizzare i talenti locali. Il bisogno di raccontare la Calabria perbene, positiva, che lavora. In Europa, ha aggiunto l’onorevole Magarò, contano la qualità, la meritocrazia e i risultati. In questa regione c’è bisogno di fare squadra. Per restare in tema musicale, ha detto che c’è bisogno di “orchestre”, non solisti, dove ognuno contribuisce a migliorare le condizioni oggettive.

La serata è stata arricchita da piacevoli momenti musicali offerti dalla Banda musicale “Puccini” e dai nuovi docenti del Donizetti, Giuseppe Fusaro al pianoforte e Antonio Sapia alla fisarmonica.

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