Un incensurato di 23 anni di Messina è stato arrestato dai Carabinieri per detenzione a fini di spaccio di “marijuana”. Prosegue senza sosta, anche nel contrasto allo smercio di sostanze stupefacenti, il quotidiano impegno dei Carabinieri del Nucleo radiomobile di Messina che, ieri a tarda notte, hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente un giovane incensurato messinese trovato in possesso di sostanza stupefacente del tipo “marijuana” pronta per essere immessa sul mercato locale.
In proposito, i militari componenti una pattuglia del Nucleo Radiomobile di Messina hanno arrestato in flagranza di reato, C. Alberto, nato a Messina, cl. 1989, incensurato, il quale, in orario notturno, mentre si trovava in compagnia di altri giovani, datisi alla fuga al momento dell’intervento dei Carabinieri, si disfaceva di un piccolo involucro che immediatamente recuperato è risultato contenere poco più di un grammo di sostanza stupefacente tipo “marijuana”.
Nella circostanza, dopo avere sottoposto a perquisizione personale il prevenuto, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile, rinvenivano la somma contante di 25,00 euro e, pertanto, ritenendo che il citato C. Alberto stesse verosimilmente effettuando un’attività di spaccio, decidevano di estendere la perquisizione anche all’interno della vicina abitazione dove dimora il giovane.
Nel corso della perquisizione domiciliare i militari dell’Arma rinvenivano 321,00 grammi circa della medesima sostanza stupefacente già suddivisa e confezionata all’interno di 5 sacchetti in cellophane, nonché un bilancino di precisione e materiale vario per il confezionamento delle singole dosi.
Stante la flagranza di reato, per l’uomo scattavano le manette, poiché ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
La droga, opportunamente repertata, sarà trasmessa ai laboratori del RIS Carabinieri di Messina per le analisi qualitative e quantitative.
Il prevenuto, dopo le formalità di rito, su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Messina, è stato trattenuto nella camera di sicurezza della Stazione Carabinieri di Gazi, in attesa di essere giudicato nel corso dell’udienza che si terrà con rito direttissimo presso il Tribunale di Messina nella giornata odierna.
Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto
Terme Vigliatore (ME): i Carabinieri sequestrano un’area di 5.500 mq. in esecuzione di un provvedimento di sequestro preventivo.
Nella mattinata di ieri, i militari della Stazione Carabinieri di Terme Vigliatore, a conclusione di una complessa attività investigativa delegata dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Tribunale della città del Longano, che ha concordato pienamente con le risultanze emerse nel corso degli accertamenti dei Carabinieri.
In particolare, nel corso degli accertamenti, i Carabinieri hanno riscontrato che nella via Nazionale San Biagio del Comune di Terme Vigliatore (ME) erano state realizzate dodici unità abitative in violazione delle leggi urbanistiche e del piano regolatore. Nella circostanza, al termine delle attività, l’intera era che si estende per circa 5.500 mq. è stata sottoposta a sequestro preventivo.
Compagnia di Santo Stefano di Camastra
Acquedolci (ME): 33enne denunciato dai Carabinieri. In casa deteneva 60 bombole litri di gasolio.
Nell’ambito di una articolata attività investigativa, realizzata anche attraverso una serie di servizi sul territorio, nelle pomeriggio di ieri, i militari della Stazione Carabinieri di Acquedolci, al fine di contrastare e reprimere i reati sul territorio di competenza, hanno effettuato diverse attività tra cui perquisizioni domiciliari e personali.
In particolare, nel corso di una perquisizione domiciliare effettuata in pieno centro abitato del Comune di Acquedolci (ME), presso l’abitazione di proprietà di un incensurato 33enne, i Carabinieri rinvenivano 60 bombole per uso industriale, alcune delle quali contenenti sostanze gassose altamente esplosive, che erano state stoccate in assenza di autorizzazione.
Nella circostanza, all’esito della perquisizione domiciliare, i Carabinieri, dopo avere denunciato in stato di libertà all’A.G. di Patti il 33enne, per fabbricazione o commercio abusive di materie esplodenti ed omessa denuncia di materie esplodenti, hanno proceduto al sequestro delle bombole.