Il Consiglio comunale, riunitosi sotto la presidenza di Luca Morrone, ha approvato in serata un documento bipartisan sull’attivazione del DEA (Dipartimento di emergenza e accettazione) dell’Ospedale dell’Annunziata. L’assemblea consiliare ha approvato anche, all’unanimità, lo schema di convenzione per l’affidamento, mediante procedura ad evidenza pubblica, del servizio di tesoreria per i prossimi quattro anni, dal primo gennaio 2013 al 31 dicembre 2016.
Con riferimento all’ordine del giorno sul DEA che era stato inserito in Consiglio comunale su richiesta dei consiglieri Mazzuca (primo firmatario) Frammartino, Sacco, Bozzo, Perri, Paolini e De Cicco, al termine della discussione si è riunita la conferenza dei capigruppo per l’elaborazione del documento bipartisan, poi approvato dal Consiglio.
“Con riferimento al caso del DEA i cui lavori si trascinano ormai da tempo e la cui operatività risulta essere di straordinaria importanza per la concreta configurabilità dell’Ospedale dell’Annunziata come struttura hub – si legge nel documento licenziato dalla conferenza dei capigruppo ed approvato dal civico consesso – il Consiglio, dopo ampia discussione, delibera: di riaffermare l’urgenza e la necessità che il DEA apra i suoi servizi ai cittadini nel più breve tempo possibile; invita e sollecita la Direzione Ospedaliera a rimuovere con la massima tempestività ogni difficoltà che impedisca la funzionalità sostanziale del DEA; impegna il Sindaco ad una vigile attenzione, nonchè a compiere ogni istituzionale attività di stimolo affinché la struttura possa entrare a regime entro il 31 dicembre di quest’anno, come indicato dall’Azienda Ospedaliera, con adeguato organico di personale”.
L’ordine del giorno sul DEA era stato illustrato durante la seduta dal primo firmatario, il consigliere comunale e capogruppo del PSE Giuseppe Mazzuca.
Nel suo intervento Mazzuca ha sottolineato come “il DEA, cioè il dipartimento che in ogni parte del mondo rappresenta la porta d’accesso discriminante tra le due esigenze di un servizio sanitario moderno ed efficace (potenziamento del territorio da un lato ed emergenza dall’altro, per deospedalizzare e dare risposte in termini di efficienza e qualità) è oggi a Cosenza in pieno stallo. Siamo fermi e i lavori sembrerebbero completati, ma dai piani alti degli uffici regionali, da quelli del commissario di Reggio Calabria e da quelli del Direttore generale, sempre di Reggio Calabria,– ha proseguito Mazzuca – non arriva nessuna notizia.”
Mazzuca ha poi riferito qualche dato: “nel 2011 i ricoveri al Pronto soccorso dell’Annunziata sono stati 97.555 di cui 83.880 seguiti da ricovero e 13.675 non seguiti da ricovero. Nel primo semestre del 2012 sono già stati 51.366 di cui 44.782 seguiti da ricovero e 6.584 non seguiti da ricovero. Un dato che dimostra, nella sua enormità, come il pronto soccorso di Cosenza sia in realtà un imbuto, non sia di alcuna utilità, ma solo una porta che intasa ed ingolfa il servizio. Per farlo funzionare- ha precisato ancora il consigliere Mazzuca – occorrerebbero 22 medici (e ve ne sono 18), 43 infermieri (e ve ne sono 38), 10 Oss (e ve ne sono 4) 1 OTA e non ve ne è nessuno.
Un organico talmente sottodimensionato che non consente di fornire assistenza neanche ai cosiddetti degenti in sosta (sulle barelle o sulle poltrone). Ancora, tutti sanno che manca l’attivazione della radiologia e della TAC e vorremmo essere rassicurati sul regolare e sicuro funzionamento dei gas elettromedicali”
Subito dopo Mazzuca è intervenuto il consigliere del PSE Giovanni Perri.
“Non sono ottimista quanto Mazzuca – ha detto Perri – perché di documenti condivisi il consiglio comunale ne ha già espressi, ma anche l’ultimo è stato disatteso.
Devo dire che anche il disinteresse dell’aula è un brutto segnale, mentre invece il diritto alla salute dovrebbe scuoterci tutti quanti.
Quando si affrontano argomenti come la salute, non valgono nè le casacche, nè i colori, nè le appartenenze. E’ un argomento e un diritto che non ha prezzo.
La Direzione generale dell’Azienda Ospedaliera – ha detto ancora Perri – aveva assicurato che entro il 20 giugno il DEA sarebbe stato aperto. E’ assurdo che ci sia da un anno e mezzo un documento e ancora siamo qui a sperare. Non per questo sono scoraggiato rispetto alla battaglia che va combattuta.Propongo di organizzare come gruppo consiliare del PSE un corteo, perché tutta la città non ce la fa più.
Chiedo una serietà diversa e che gli impegni presi siano tali e non ci sia solo un vuoto esercizio di parole.”
L’intervento di Perri è stato seguito da quello di Roberto Sacco, del gruppo “Uniti per Paolini”. Per Sacco “la situazione della sanità calabrese e cosentina ha superato il punto di non ritorno. Solo qualche mese fa lo ricordava l’ultima relazione del tavolo Massicci. Ci troviamo di fronte ad una sospensione dei livelli di assistenza e di un diritto costituzionalmente garantito come quello alla salute. Le decisioni prese a Roma qualche giorno fa, con la proroga di altri 3 anni, rispetto al raggiungimento degli obiettivi prefissati per il 2012, rappresenta la bocciatura definitiva del modo con cui è stato gestito il piano di rientro.
Il problema non sono solo i tagli, ma il modo scriteriato con cui questi sono stati pensati. Dobbiamo, perciò, – ha detto inoltre Roberto Sacco – prendere atto del fallimento di un governo regionale che, per il bene dei calabresi, è giusto che vada a casa. Al fine di rendere più razionale l’attività dei servizi di pronto soccorso e ridurre le inappropriatezze legate agli accessi, è necessario rimodulare l’organizzazione relativa all’accoglimento degli utenti.” Per Sacco “la priorità assoluta è sicuramente la completa integrazione tra DEA e Sistema territoriale del 118, al fine di garantire la continuità dell’assistenza. Cosenza è una colonia, una periferia lontana e dimenticata dell’Impero. Cosenza è stata martoriata e altrove gli sprechi appena sfiorati. Penso, ad esempio, a quelle realtà dove per ogni posto letto rimangono in piedi 10 unità di personale non medico o paramedico, ma tecnico-amministrativo. Il vero problema oggi è quello del servizio di radiologia. Un DEA ne ha bisogno, altrimenti sarebbe una struttura monca, non in grado di operare. E la Regione Calabria ad oggi non ha ancora stanziato il finanziamento. Si tratta di un sabotaggio consapevole che tutti devono conoscere, così come devono sapere che Cosenza e i cosentini non si fidano più.”
Mimmo Frammartino di Italia dei Valori ha poi rafforzato la necessità di avviare al più presto il DEA dell’Annunziata sottolineando la necessità di fare rete, attesa la grave situazione della rete ospedaliera provinciale e la bassissima qualità dei servizi di cui dispongono i cittadini calabresi.
“Riconfermiamo nostro malgrado – ha detto Frammartino – il triste primato dell’emigrazione sanitaria. Il grande ospedale della Calabria non è stato costruito, ma è fuori dalla Calabria. Dobbiamo recepire le istanze che vengono dai pazienti che devono ottenere servizi. La convenzione tra il CNR di Rogliano e la Regione poteva dare risposte, ma ancora oggi non la si vuole ripristinare.” E Frammartino ha chiesto a tal proposito al Sindaco Occhiuto di intervenire in maniera pressante. “ Ci troviamo di fronte alla gestione di un debito sanitario che ha prodotto solo tagli e cancellazione di servizi. Cosa ci si può aspettare se non l’intasamento del nostro Ospedale che da solo non riesce a far fronte alle diverse esigenze, se non si pensa ad una medicina preventiva nel territorio. Anche la mancanza di personale è la chiave di volta di tutto questo.” Il consigliere di IDV ha concluso il suo intervento indirizzando al Sindaco, alla giunta e all’intero Consiglio una richiesta per sollecitare il governo ad assumere provvedimenti urgenti, anche in deroga alle restrizioni in essere, per l’attivazione di procedure concorsuali, attraverso le quali colmare i vuoti di organico nella sanità.
Dopo Frammartino è intervenuto il consigliere dell’UDC Massimo Bozzo.
“Credo che non si possa affrontare il problema sanità solo in questo consesso – ha esordito Bozzo, che ha parlato anche delle rassicurazioni, arrivate dall’azienda ospedaliera circa l’apertura del DEA entro fine anno. Rassicurazione che – a detta di Bozzo- hanno riguardato anche la regolarità degli impianti.
“Le responsabilità sulla vicenda non stanno tutti da una parte – ha precisato – ma sono da ascrivere a tutte le forze politiche. L’apertura del DEA è un momento importante che contribuirà anche alla valorizzazione delle professionalità all’interno dell’Ospedale.”
Per il consigliere Sergio Nucci del “Polo Civico Buongiorno Cosenza” quella nella quale versa l’Ospedale di Cosenza “è una triste realtà anche se va messa in luce la totale abnegazione dei medici e del personale paramedico. Per capire cosa succede in Ospedale bisogna trascorrervi una giornata. Si è figli di un Dio minore. Da tutte le parti si ha coscienza che bisogna metterci mano, senza dietrologia. Oggi abbiamo interesse a diventare un unicum che chiede con forza a chi ci governa di mettere in atto le promesse che sono state fatte ed onorare gli impegni assunti.
E’ arrivato il momento di dire basta. La civile Cosenza ha diritto a strutture non di altissimo, ma di sufficiente livello.”
A conclusione degli interventi dei consiglieri comunali è intervenuto anche l’Assessore alla salute Carmine Vizza per dare alcune informazioni rispetto alle condizioni attuali del DEA e alle sue prospettive di apertura.
Al consigliere Perri che aveva lamentato una scarsa vigilanza da parte dell’Amministrazione comunale, Vizza ha ricordato il recente sopralluogo del Sindaco Occhiuto al DEA, nel corso del quale ha preso visione delle criticità, fornendo anche degli elementi di risoluzione. “Siamo intervenuti – ha detto inoltre l’Assessore Vizza- anche rispetto alle procedure concorsuali con una lettera di invito del Sindaco per venire incontro alle difficoltà di personale, ovviamente con gli strumenti a nostra disposizione. Quel che manca all’apertura del DEA – ha precisato Vizza -sono soltanto alcuni elementi di collaudo ed alcune autorizzazioni, come ad esempio quella dei vigili del fuoco. In sostanza si tratta di completare alcune procedure amministrative.
Bisogna pertanto – ha concluso l’Assessore – lanciare un messaggio positivo ed essere fiduciosi, indipendentemente dalle responsabilità politiche.”