“Srek, il musical” è lo spettacolo che segna la ripresa del fortunato progetto, ideato nella passata stagione dall’assessorato alla coscienza civica e alla scuola guidato da Marina Machì e dal direttore artistico del teatro Rendano Isabel Russinova, dal tema suggestivo “Ogni luogo contiene segreti”.
Ed il teatro ne ha da svelare, sono quei segreti piccoli e grandi che si celano dietro l’allestimento di ogni spettacolo e, attraverso le competenze delle tante figure professionali addette, si svelano sul palcoscenico, spazio senza tempo e senza luogo, trasformandolo nel racconto di una storia sempre diversa.
Nel caso di Shrek, poi, personaggio di assoluta fantasia, simpaticissimo orco verde protagonista del primo film di animazione che ha portato a casa l’Oscar, l’approccio diventa ancora più interessante. Gli alunni delle scuole primarie e medie inferiori – che sono quelli raggiunti dalla comunicazione dell’assessore Machì e della Russinova – potranno veder diventare ‘realtà’ personaggi e luoghi di uno dei cartoni più amati. Non è forse il sogno di tutti i bambini?
Ed accadrà sotto i loro occhi mercoledì 23 gennaio, alle 9.30, quando sul palcoscenico del Rendano le maestranze saranno al lavoro per dare vita al mondo di Shrek, che debutterà la sera alle 20.30. La mattina dopo, giovedì 24, i bambini torneranno a vedere lo spettacolo, popolato da tutti i personaggi di quel mondo.
“Il senso dell’iniziativa è duplice – spiega l’assessore Marina Machì. Da un lato, vogliamo dare ai ragazzi l’opportunità di gettare sul teatro uno sguardo diverso, uno sguardo per così dire obliquo e non frontale, un approccio multilaterale e non unilaterale. D’altro canto, si vuole far luce su tutte quelle figure che, in teatro, non sono protagoniste, ma operano nell’ombra e che tuttavia costituiscono l’anima di uno spettacolo: mi riferisco ai tecnici (fonici, elettricisti, macchinisti, attrezzisti, ecc.) il cui lavoro – imprescindibile – è poco noto ai più. Con la speranza che gli alunni si interessino a questi mestieri e magari, qualcuno, ci si appassioni e, perché no, un domani, voglia esercitare una di queste professioni”.
“Sono molto lieta che si riproponga questo interessantissimo progetto – è il commento di Isabel Russinova. Il teatro, per amarlo davvero, bisogna conoscerlo in tutti i suoi meccanismi e non soltanto nel momento della messa in scena. Ciò vale ancor di più per i giovani, per i bambini, ai quali il Sindaco Occhiuto ha voluto che questa stagione teatrale riservasse una attenzione particolare. Passando per le scuole, con le quali questa Amministrazione vuole lavorare in una reciprocità di obiettivi, in un chiamarsi continuo tra scuola e territorio e viceversa”.
Il progetto, calibrato sui diversi ordini di scuola, coinvolge altri due spettacoli della Stagione di Prosa, l’imminente “Upupa” di Antonio Orfanò, tratto da “Gli Uccelli” di Aristofane, e l’immortale Shakespeare di “Romeo e Giulietta”. Più avanti l’iniziativa si trasferisce alla Stagione Lirica e lì è tutto un altro mondo che si apre allo sguardo dei ragazzi, arricchendo ulteriormente il parterre delle competenze professionali di cui il teatro si nutre. Una buona opportunità dunque per realizzare un incontro proficuo tra la scuola ed una realtà produttiva, una occasione di orientamento che si offre ai giovani che vorranno esprimere e perfezionare i propri talenti in un settore che necessita di rinnovare le proprie energie.