L’azienda: Atti di violenza inaccettabili. Piena solidarietà e vicinanza al lavoratore, oggetto di aggressione fisica e verbale.
Dipendente Ecoross aggredito verbalmente e fisicamente per questioni relative allo spostamento di un cassonetto dei rifiuti. L’atto si è consumato nella serata di ieri, sabato 25 settembre, sulla centralissima via Nazionale allo scalo dell’area urbana di Rossano, dove un cittadino si è scagliato contro il lavoratore dapprima verbalmente e poi passando alle vie di fatto, con calci e pugni nonché inseguendolo con un bastone. L’aggressione, che ha causato delle lesioni personali al 57enne Luigi Virardi, co-responsabile dell’area urbana di Rossano, ha determinato anche la rottura dei suoi occhiali e del suo telefono cellulare. Le lesioni sono state refertate presso il Pronto Soccorso del presidio ospedaliero “Nicola Giannettasio” e giudicate guaribili in 7 giorni, mentre nelle prossime ore si procederà a sporgere formale denuncia alle forze dell’ordine.
Ecoross stigmatizza e condanna fermamente l’accaduto, esprimendo piena solidarietà e vicinanza a Luigi Virardi al quale si augura una pronta guarigione.
«Siamo alla follia pura!!! È inconcepibile – dichiarano l’Amministratore unico Walter Pulignano e l’intero management aziendale – che per lo spostamento di un cassonetto, questione di esclusiva competenza dell’Amministrazione comunale su cui Ecoross non ha potere decisionale essendo semplicemente il “braccio operativo”, si arrivi ad aggredire uno dei nostri Responsabili sul territorio. Già in passato si sono verificati atti di violenza verbale ai danni di operatori Ecoross e tutto questo non è più accettabile. Comprendiamo i disagi, così come comprendiamo il clima di tensione che può scaturire da continue emergenze rifiuti che caratterizzano l’intero territorio calabrese, su cui come azienda siamo in più occasioni intervenuti auspicando soluzioni definitive, ma la violenza non deve essere e non sarà tollerata oltre. Ecoross e tutti i suoi rappresentanti non possono continuare ad essere il parafulmine di scelte disposte da altri e su cui l’azienda non ha alcuna competenza né responsabilità».