Un percorso quello de Il segreto svelato, che ci porta a percorrere un cammino nella vita artistica dell’artista e che presenta un excursus dei suoi lavori passati e nuovi uniti a disegni lavorati con una pittura fresca e genuina.
Corpi e figure confinati in un ambiente ideale che vorremmo esistesse ma non c’è, le figure occupano ambienti a loro estranei che portano l’osservatore ad un percorso immaginario da percorrere per arrivare a comprendere. Ma la bellezza di tali opere si trova proprio in questo percorso che ognuno di noi è costretto ad affrontare.
Occhi grandi e profondi quelli delle figure rappresentate, e se gli occhi sono lo specchio dell’anima, Il segreto svelato è l’apertura attraverso gli stessi verso un mondo interiore e profondo a cui a noi è vietato entrare.
Quello che interessa l’artista, infatti, è “la seduzione e il non detto e non la fascinazione” che da essa ne possono scaturire, e cosi Marco Demis trova l’espressione solo “un espediente, una spontaneità premeditata in funzione di una provocazione”.
L’utilizzo preponderante della figura non impedisce però la contaminazione con oggetti satellite che intorno ad essa vengono rappresentati. Gli stessi tendono a caricare di significati remoti i singoli lavori che dialogano in questo modo con spazi, geometrie e decorazioni arabesche che con il loro apparente disordine negano in sé l’ordine stesso di ogni lavoro.
Il segreto svelato consiste proprio nell’evocazione di qualcosa che va oltre l’apparenza e ciò che viene dalla realtà rappresentato.