domenico-furgiuele-coordinatore-regionale-noi-con-salvini“Ombre sul progetto Sprar (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) di Riace”. È l’oggetto di un’interrogazione che Raffaele Volpi, segretario della presidenza del Senato e vicepresidente del movimento Noi con Salvini, dopo l’interessamento diretto del coordinatore regionale e locale del movimento, rispettivamente Domenico Furgiuele e Carmine Bruno,   ha rivolto l’altro ieri al ministro dell’interno Marco Minniti.

Principiando dall’alto numero di migranti presente nel centro Locrideo, paese, scrive il senatore leghista, <<diventato il paradigma della convivenza possibile tra popoli e culture diverse>>, l’interpellanza richiama le ispezioni effettuate dallo Sprar, in attuazione di un decreto prefettizio. Valuta che le verifiche compiute hanno messo a nudo una serie di criticità nel <<tanto elogiato sistema di accoglienza>>, che vanno <<dalle irregolarità amministrative ai conti che non tornano nella gestione dei finanziamenti pubblici, alle figure professionali chiave assenti o non competenti per il ruolo>> che, nel loro insieme, a parere dell’interrogante, ne determinano un <<quadro che si discosta parecchio dall’immagine>> che Riace ha consolidato ultimamente.

Il senatore Volpi si spinge oltre, però, e parla di associazioni create per l’occasione <<legate ai membri dell’amministrazione comunale>> e di come il sindaco assegni direttamente a esse i migranti <<senza bandi pubblici>>.

carmine-bruno-referente-locale-noi-con-salviniRiferendosi a un passaggio di una delle visite ispettive- “la collaborazione tra il comune i sei enti gestori viene regolata con altrettante convenzioni” nell’interrogazione si legge che <<gli enti gestori sono individuati con criteri assolutamente personali e discrezionali(…) non conformi ai principi di imparzialità e trasparenza.

Scrive ancora, l’interrogante, che l’emissione di <<pocket money, buoni cartacei, che costituiscono il contributo in danaro>>, spendibili esclusivamente nei negozi convenzionati è una modalità, come rimarcato dagli ispettori, <<che non consente ai beneficiari una giusta autonomia di acquisti sul territorio>>.

Un’altra irregolarità rilevata dal senatore nella sua interrogazione è quella della registrazione delle presenze degli ospiti che, <<nella misura di almeno il 30% non avrebbe titolo a rimanere all’interno del progetto Sprar>>, determinando un finanziamento che <<si può quantificare in 638.750 euro di spesa non giustificate>>.

Sottolineate altre criticità, il senatore del partito di Matteo Salvini, giunge alla conclusione che <<il modello Riace è tutt’altro che un modello da emulare, come è spesso stato presentato dai media>>, anche per i  <<numerosi rapporti di parentela tra personale operante e amministratori comunali>>, e quindi chiede al ministro Minniti <<se si intendono intraprendere atti immediati volti a far definitiva chiarezza sulle ombre organizzative e finanziare del progetto di accoglienza Sprar di Riace e se alla luce delle criticità, si intenda sollecitare il prefetto di Reggio Calabria alla trasmissione degli atti alla magistratura contabile e penale>>

 

 

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