I Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Tropea hanno eseguito vari controlli e servizi in tutto il territorio di competenza che si estende da Zambrone a Nicotera, finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in genere su tutta la Costa degli Dei.
A Tropea due militari del Comando Compagnia hanno notato in pieno centro un sorvegliato speciale di Pubblica Sicurezza che si accompagnava e dialogava con altro soggetto di sesso maschile. Fermati per un controllo, dagli accertamenti alla Banca Dati delle Forze di Polizia è emerso che quest’ultimo aveva dei pregiudizi penali; sono scattate le manette per Polito Domenico Salvatore, classe 1964, di Tropea e in atto Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza, responsabile del reato di cui all’articolo 75 del D.Lgs. 159/2001 detto “Codice Antimafia”: tra gli obblighi imposti dal Tribunale di Vibo Valentia in esecuzione alla Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza, c’è quello di non accompagnarsi con soggetti che hanno subito condanne.
A Zungri, su segnalazione di un cittadino del luogo, i militari della locale Stazione Carabinieri hanno eseguito un controllo presso una privata abitazione, dimora di una famiglia di origine romena. A seguito degli accertamenti i carabinieri hanno scoperto che il nucleo familiare era composto da madre e figlia maggiorenne, quest’ultima chiusa in casa con la forza dalla mamma e costretta a subire anche evidenti maltrattamenti: infatti all’atto del controllo non solo la figlia era chiusa in una camera a chiave con nessuna possibilità di uscire se non aprendo il chiavistello esterno, ma presentava anche evidenti tumefazioni al volto ed alla testa. Alla vista dei militari che l’hanno liberata, la ragazza è scoppiata in un pianto liberatorio denunciando i maltrattamenti ed il sequestro di persona da parte della mamma che non la faceva uscire se non accompagnata dalla stessa; visitata dai sanitari dell’Ospedale di Vibo Valentia è stata giudicata guaribile in 10 giorni salvo complicazioni. A questo punto:
– Roscoliescu Lieunuta, romena classe 1966, ma residente a Zungri (VV), è stata dichiarata in arresto perché responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona nei confronti della figlia.
Entrambi gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni in regime di detenzione domiciliare, in attesa delle disposizioni del Tribunale di Vibo Valentia.
Nel corso del servizio sono state controllate più di 100 persone, elevate 25 contravvenzioni al Codice della Strada per un importo complessivo di oltre 3.000 €, decurtati più di 150 punti patenti, eseguite 18 perquisizioni personali e 10 veicolari nonché 6 domiciliari.