Stilo non aderisce, per il momento, al consorzio dei servizi con Bivongi. Una strana vicenda e una polemica innescata dalle dichiarazioni del consigliere di maggioranza di Bivongi, Ivan Leotta. Polemica che, a quanto pare, si sta rivelando un boomerang. Leotta, ricordiamo, nel Consiglio del 29 dicembre si era così espresso: «Il gran rifiuto del Comune di Stilo, si è abbattuto sul Consiglio di Bivongi che era pronto ed entusiasta nell’approvare i punti relativi al consorzio di servizi sociali e della Polizia municipale. Il sindaco ha letto la lettera del Comune di Stilo che bocciava l’ipotesi di accordo a seguito del decreto milleproroghe. Si è consumata una delle più tristi pagine della storia della politica locale che ci fa precipitare in un oscurantismo moderno. L’accordo si muoveva su basi di politica sociale e di cooperazione in un’ottica di unione dei servizi come auspicato. Resto dell’idea – ha concluso Leotta – che è quanto mai necessaria l’unione dei Comuni della vallata Stilaro! Scelte miopi e campanilistiche ci proiettano inesorabilmente verso un futuro incerto e infausto».
Alla nota di Leotta, immediata la risposta del sindaco di Stilo Giancarlo Miriello: «Mi dispiace per le dichiarazioni di Leotta. Evidente che non è informato sui fatti, ma può chiedere al suo sindaco. I nostri rapporti restano saldi sia con Bivongi che con Monasterace. Noi facciamo parte dell’Anci e abbiamo inteso rimandare a breve tempo il consorzio dei servizi per avere le idee più chiare. La lettera spedita al sindaco di Bivongi, Ernesto Riggio non dice che il consorzio non si fa ma che si rinvia. Se poi, a Bivongi, poiché a maggio ci sono le elezioni, qualche consigliere intende farsi la campagna elettorale è un problema suo. Sottolineo – conclude Miriello – che nel progetto ci crediamo perché il futuro è nei consorzi».
Anche l’assessore alla Provincia, Mario Candido, consigliere a Stilo ha rafforzato le dichiarazioni di Miriello: «Noi stilesi abbiamo iniziato un percorso importante con gli altri Comuni sui servizi per stare tranquilli in futuro. Questa polemica non ci tocca e vogliamo dire ai bivongesi e non a Leotta, che intendiamo costruire tra i Comuni quanto non si è fatto finora. Abbiamo capito dov’era il punto debole di questo anello e guai a chi si permette di romperlo. Potrebbe sembrare un secondo colpo basso per il Comune di Bivongi dopo quello del consorzio per l’archeologia industriale tra i comuni di Stilo, Pazzano, Bivongi e Mongiana, quando Bivongi rifiutò l’accordo, ma non è così perché dalla copia della lettera che il sindaco Miriello ci ha fatto leggere si evince che Stilo ha ottemperato a quanto comunicato dall’Anci».
Gazzetta del Sud – Ugo Franco