Di seguito il comunicato stampa del Consigliere Comunale di Reggio Calabria (F. I.) e Delegato alle Città Metropolitane della Commissione ANCI Nazionale “Politiche Istituzionali e Riforme”, dott. Massimo Ripepi: <<Che la SOGAS versi in gravi condizioni è sotto gli occhi di tutti ma che il buon Falcomatà la voglia salvare con la nomina in CDA di un aspirante farmacista ci sembra alquanto velleitario ed utopico da parte sua.
Forse il Sindaco dovrebbe fornire ai perplessi cittadini di Reggio qualche indizio in più su chi è e cosa fa questo giovane imprenditore che egli stesso ha nominato direttamente pensando di imprimere un segnale di cambiamento allo scopo di cercare di risollevare le sorti di una Sogas che continua a segnare perdite per diversi milioni di euro alla chiusura di ogni esercizio.
Perché non scegliere per esempio, tra gli illustri studiosi ed esperti della nostra Università?
Ma poiché non facciamo parte degli imbonitori, o di coloro i quali vogliono presentare una versione edulcorata della realtà , crediamo invece che l’intervento da fare debba essere drastico: portare i libri in Tribunale oppure commissariare la SOGAS.
E’ ovvio che la situazione di disastro e di sfascio totale impone provvedimenti urgenti e non si può lasciare in piedi un CDA ed un amministratore che hanno contribuito solamente al definitivo disfacimento dell’Aeroporto dello Stretto riempendolo di debiti e di personale e non rispondendo alla mission per cui erano stati nominati: risanamento strutturale, strategia di mercato per la creazione della migliore offerta volativa.
Ciò sarebbe servito per renderlo autosufficiente con il raggiungimento del milione di passeggeri che allo stato sfiorano appena i 400.000.
Erano così occupati (ma non si bene in cosa), che nessuno di loro, tra le azioni utili possibili da fare, ha avuto l’accortezza di alzare il telefono o meglio il sedere per andare dal Sindaco di Lipari e fare un accordo per intercettare il traffico turistico delle Isole Eolie.
Astuzia compiuta invece abilmente dalla SACAL, società che gestisce l’Aeroporto di Lamezia Terme.
Quindi dove trovare gli altri 600 mila passeggeri che consentirebbero all’aeroporto di restare in vita? Non ci sono alchimie possibili, serve operare un cambiamento radicale anche e soprattutto nell’ottica di Città Metropolitana.
Che Raffa e Falcomatà si siedano assieme, commissariando la SOGAS o con l’ex deputato Nino Foti o con il padre del giovane aspirante farmacista, meglio conosciuto come vice presidente di Confindustria o meglio ancora trovando un manager del settore che rimetta in sesto e rilanci veramente l’aeroporto, struttura fondamentale per lo sviluppo della nostra terra.
Il consiglio agli amministratori è che facciano qualcosa di concreto anziché continuare a sprecare i soldi dei contribuenti e soprattutto senza aspettare che il salame e le uova bollite gli cadano dal cielo!>>