Anche quest’anno, nonostante le problematiche legate all’emergenza COVID-19, la Città Metropolitana di Messina ha inteso partecipare alle celebrazioni della “Giornata della memoria”.
Il 27 gennaio è il giorno in cui nel 1945, sul finire della seconda guerra mondiale, l’esercito sovietico abbatté i muri del campo di sterminio di Auschwitz, in Polonia nei pressi di Cracovia, portando a conoscenza del mondo l’orrore, e vuole essere occasione da una parte di ricordo dello sterminio di 6 milioni di persone, dall’latra di riflessione sul nostro recente passato.
Il Servizio Cultura, non potendo espletare alcuna attività in presenza, in collaborazione con il prof. Giovanni Caola coordinatore della Sezione di Simbolica Ebraica e Teosistemi del Mediterraneo del CESMiS-Università degli Studi di Messina, ha elaborato e tradotto un sillabario dell’epoca nazista che dal 1936, veniva “fortemente consigliato” dal regime nazista ai bambini allegato all’abbecedario ufficiale.
Si tratta di un testo di Elvira Bauer, giovanissima maestra d’asilo e nazista convinta, pubblicato nel 1936 dalla Stürmer Verlag di Norimberga, che attraverso testi e illustrazioni fumettistiche intendeva “incanala le fantasie dei più piccini nei sicuri binari auspicati dallo Stato totalitario nazionalsocialista”
Il sillabario riproducendo i più beceri stereotipi della propaganda nazista sugli ebrei, contribuì a creare quel clima socioculturale nel quale il regime Nazista effettuò lo sterminio degli Ebrei.
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