zancaScritto da Ufficio stampa Cisl- “Immaginare che, nell’ambito di una conferenza che ha coinvolto numerosi soggetti, si potesse arrivare a soluzioni importanti e immediate sarebbe stato certamente velleitario. Conosciamo bene il funzionamento della macchina comunale e delle forche caudine amministrative e politiche che bisogna attraversare per riformare veramente il sistema dei servizi sociali”. Così il segretario generale della Cisl di Messina Tonino Genovese dopo la Conferenza di servizio sulle Politiche Sociali tenutasi questa mattina al Comune. La Cisl, nel corso dei lavori, ha ribadito la propria posizione e ha chiesto che le Politiche Sociali debbano riguardare essenzialmente tre punti principali: qualità del fornitore, in quanto azienda capace di produrre servizi alla persona e alla comunità; qualità del servizio intendendo con questo termine una tipologia di offerta specifica (residenziale, diurno, domiciliare, per minori, per disabili, per anziani ecc. ecc…); qualità dell’intervento per il singolo utente (rispetto al programma, ma anche rispetto ai risultati). La Cisl ha proposto il lancio di una Carta per la Cittadinanza Sociale e un monitoraggio utile ad attuare nuove metodologie di interventi per coprire a rete tutti i quartieri delle sei Circoscrizioni cittadine. Monitoraggi e progetti che per la Cisl devono riguardare anche i minori, i Centri di Aggregazione Giovanile e Asili Nido, la disabilità, Salute Mentale, le famiglie che vivono in situazioni di disagio, le adozioni, le dipendenze, gli immigrati, i centri di accoglienza residenziale e semi-residenziale, le case di riposo, i servizi di assistenza domiciliare anziani e disabili, le mense dei poveri, contributi economici, tele-soccorso e trasporto sociale. La Cisl ha sottolineato come sia necessario reperire nuove somme, incrementando quelle esigue del Bilancio comunale attraverso fondi della legge 328, contributi della Regione Sicilia e Fondi Europei, operando anche quei tagli agli sprechi e quella razionalizzazione dei costi di certo possibile che può portare nuove risorse. Altro punto messo in evidenza dal sindacato è la necessità di snellire la macchina burocratica, riunendo in un unico assessorato le competenze di Politiche Sociali, Istruzione e Famiglia. La Cisl ha ribadito la necessità di strumenti chiari, di una gestione che passi attraverso controlli, regole e garanzie per gli utenti e per i lavoratori, con la costituzione di un Tavolo Sociale Permanente ristretto che provveda alla verifica e al controllo dei rapporti tra soggetti affidatari, utenti e lavoratori. “Le nostre rivendicazioni, al pari delle altre, devono adesso formare oggetto di valutazione del sindaco e dell’assessore al ramo e nel prossimo confronto saranno approfondite e verificate nella loro attuabilità o nella volontà politica di realizzarle – ha spiegato Tonino Genovese – Avere comunque avviato e reso permanente il confronto è un primo passo avanti rispetto alle asprezze dei conflitti con cui finora ci si è confrontati sui servizi sociali a Messina. Adesso – conclude – la palla passa all’Amministrazione che deve confermare la disponibilità e si deve impegnare per la realizzazione di un sistema sociale integrato che governi i bisogni della collettività messinese”.

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