fotoContinuano i servizi finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in genere, con particolare attenzione a quelli relativi agli stupefacenti ed alle armi clandestine disposti dal Gruppo Carabinieri di Locri. Negli ultimi giorni i Carabinieri della Compagnia di Locri assieme ai colleghi dello Squadrone Carabinieri “Cacciatori” di Calabria hanno passato al setaccio centri abitati e campagne con perquisizioni e rastrellamenti nelle zone impervie pre-aspromontane controllando casolari e anfratti naturali.

In particolare, a Ciminà, i Carabinieri, nel corso di una perquisizione domiciliare nella disponibilità di un 40enne del posto, hanno rinvenuto e sequestrato un locale tipo bunker, costituito da un vano posizionato nel sottotetto dell’abitazione e accessibile da due botole murate di cui una ricavata dall’interno di una credenza. Il locale presentava una presa d’aria ottenuta mediante la finta cappa di aspirazione della cucina.

Nel corso del medesimo servizio, i carabinieri hanno rinvenuto, in un terreno demaniale sito in località “Quarantena”, abilmente occultata in un tubo in plastica una pistola modello Glock, circa 600 cartucce di diverso calibro e circa 2 Kg di polvere da sparo con circa 35 metri di miccia a lenta combustione. Tenuto conto dell’alta pericolosità di quanto rinvenuto, i Carabinieri Artificieri Antisabotaggio del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria, hanno messo in sicurezza il sito, hanno campionato il materiale esplosivo, lo hanno debitamente analizzato e, così come disposto dall’ autorità giudiziaria, lo hanno distrutto mediante brillamento.

L’arma rinvenuta, invece, è stata sequestrata per essere poi sottoposta ai prescritti accertamenti balistici che verranno eseguiti dagli esperti del R.I.S. Carabinieri di Messina.

 

 

 

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