L’istituzione di un “centro comune” è il prossimo obiettivo del “Consiglio italiano dei rifugiati”. Si tratterà di una struttura idonea allo svago, all’informazione ed all’approfondimento: la televisione, internet e la biblioteca ed uno spazio ludico ne costituiranno le articolazioni principali e qui, inoltre, verranno trasferiti i corsi di alfabetizzazione. Attualmente sono 25 i migranti ospiti di Badolato borgo. Di questo gruppo in 15 sono gestiti direttamente dal “Consiglio italiano dei rifugiati” nell’àmbito del progetto “Sprar” e 10 invece, attraverso il “Piano di emergenza nord-Africa” sostenuto dai fondi della Protezione Civile. «Normalmente – hanno spiegato gli operatori del CIR Rolando Piperissa e Cristina Cunsolo- la permanenza dei richiedenti asilo varia tra sei ed otto mesi, che è il tempo necessario a portare a termine la regolarizzazione. In questa fase i migranti seguiranno i corsi di italiano ma verranno iscritti anche nelle liste dei centri per l’impiego ed per alcuni ci sarà anche la possibilità di accedere ai tirocini formativi: «in queste settimane- ha sottolineato Piperissa-attendiamo l’ok della Regione Calabria per cinque borse lavoro». Sotto la spinta del “Consiglio italiano dei rifugiati” di Badolato ci sono stati diversi esempi di integrazione tant’è che due rifugiati hanno trovato un lavoro stabile ed uno di loro è diventato mediatore accreditato. Ma tante sarebbero le storie dei migranti che si potrebbero raccontare come quella della famiglia etiope i cui bambini frequentano le scuole locali oppure di un nuovo ospite con la passione per il calcio che è in attesa dei documenti anche per potersi tesserare con la squadra di calcio locale di prima categoria. Una cosa è certa: i migranti a Badolato, anche se in transito, sono così in armonia nella comunità che si ritrovano a condividere anche manifestazioni come la “Marcia di Badolato” in difesa dei paesi spopolati.
Gazzetta del Sud – Massimo Ranieri