Politiche sociali, cinque i progetti avviati per minori. Belcastro e Cannizzaro: «Favorire l’integrazione dei nostri ragazzi».

Grazie al Fondo per le Politiche della Famiglia, messo a disposizione dal DL n. 73/2021, cd. Sostegni bis, per l’attuazione di “Misure per favorire le opportunità e per il contrasto alla povertà educativa”, il Comune di Caulonia promuove la partecipazione di minori dai 3 ai 17 anni ad attività socioeducative con la finalità di garantire l’aggregazione e la socializzazione. L’ufficio Politiche Sociali del Comune di Caulonia ha realizzato il progetto “Apprendiamo Giocando” che ha l’obiettivo di potenziare le attività comunali relative ai centri che erogano attività formative.

Sono stati approvati cinque progetti inviati a seguito di una manifestazione di interesse rivolta ad associazioni sportive e culturali che consentiranno ai ragazzi di socializzare, dopo un lungo periodo in cui le attività educative, sportive e ricreative sono state sospese e, comunque, limitate. Le famiglie cauloniesi potranno scegliere un percorso formativo tra le diverse discipline proposte, con corsi di Arti Marziali e Ginnastica, laboratori di Lingue ed Arte, Musica e Teatro.
I corsi (15 incontri) saranno integralmente offerti dal Comune di Caulonia e consentiranno a piccoli e grandi (sino a 17 anni ed il cui nucleo familiare possieda un Isee sino a 25.000,00 euro) di approcciarsi alle discipline sportive ed alle attività ludico-culturali; i beneficiari potranno arricchire il loro bagaglio culturale sperimentando, sotto forma di gioco, la conoscenza del teatro, della lingua straniera unita alla pittura e della musica. Saranno occasioni per una concreta inclusione sociale e per una crescita culturale dei minori e delle famiglie.
«I progetti presentati dai centri, grazie al lavoro del settore Servizi Sociali – spiegano il Sindaco Caterina Belcastro e la consigliera delegata alle politiche sociali M. Elisabetta Cannizzaro – favoriranno l’integrazione e la socializzazione dei nostri ragazzi, dopo il difficile periodo di restrizioni dovute alla pandemia, in cui sono state prima sospese e poi limitate tutte le attività educative, sportive e ricreative, creando situazioni di isolamento, disagio relazionale e psicologico. Rappresenteranno, dunque opportunità educative e di gioco, oltre che un’occasione per offrire sostegno alle famiglie».

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