Cala il sipario sugli spettacoli della XIII edizione del festival di musica popolare di Caulonia, ma si apre una coda polemica sui risultati conseguiti. La manifestazione secondo il sindaco è stata «in tono minore», a causa dei finanziamenti ridotti da parte della Regione Calabria. Di fatto – con l’eccezione per la serata d’apertura, con Mimmo Cavallaro Taranproject, ospite speciale Marcello Cirillo, e quella di chiusura, con Eugenio Bennato – un calo di pubblico c’è stato. Durante la conferenza conclusiva, i giornalisti delle testate e delle emittenti locali, che da anni seguono il festival con passione e che hanno contribuito alla sua crescita seguendolo appuntamento dopo appuntamento, si sono chiesti quale possa essere il futuro di un festival la cui programmazione viene decisa una quindicina di giorni prima della data ufficiale di inizio. In tutto ciò, il direttore artistico della rassegna, Eugenio Bennato, è stato presente durante la kermesse con una sua rappresentante, perché ha assunto impegni che lo hanno portato lontano dal backstage cauloniese. Ulteriori perplessità sono state legate alla prima edizione del Kaulonia Tarantella Future, concorso per giovani artisti emergenti che ha visto vincitore il gruppo “Astiokena” di Isola di Capo Rizzuto. A detta di Massimo Bonelli, amministratore unico di Cni Music, che ha gestito la comunicazione e l’organizzazione logistica dell’evento, la scelta è stata contestata da alcuni membri della giuria che provenivano, però, da un paese vicino, lo stesso del gruppo per il quale propendevano. Bonelli afferma che anche Laura Cuomo, assistente personale di Bennato, si sarebbe detta sconcertata dalle contestazioni dei 3 giurati autoctoni. «La mia presa di posizione sugli Astiokena, poi sostenuta con forza dagli altri giurati non “condizionati” – ha detto Bonelli – è stato un atto di responsabilità dovuto a chi vuole bene davvero a questo festival».
Gazzetta del Sud del 29 agosto 2011 – Cristina Scuteri