La recente ordinanza del Sindaco di Belcastro, Antonio Torchia, che “vieta” ai cittadini di ammalarsi, ha suscitato un acceso dibattito e non può essere considerata una semplice provocazione. A esprimere questa posizione è il Consigliere regionale Ernesto Alecci, che ha sottolineato come questa iniziativa rappresenti un chiaro segnale della cattiva organizzazione della sanità in Calabria.

L’ordinanza è stata emessa in risposta alla chiusura del servizio di guardia medica nel centro della Presila catanzarese, evidenziando le gravi carenze nell’assistenza sanitaria. Alecci ha dichiarato: “Questa situazione è l’ennesimo sintomo della cattiva organizzazione e del ‘presappochismo’ con cui vengono gestiti i servizi sanitari nella nostra regione.”

Il Consigliere ha ricordato di aver presentato, alcuni mesi fa, un’interrogazione al Presidente della Regione Calabria e Commissario ad acta per la Sanità, Roberto Occhiuto, riguardo al pericolo di soppressione delle guardie mediche. “Non ho ancora ricevuto alcuna risposta,” ha aggiunto Alecci, evidenziando la mancanza di attenzione da parte delle istituzioni.

L’ordinanza del Sindaco ha avuto un impatto mediatico significativo, attirando l’attenzione di numerose testate nazionali. Torchia ha dichiarato che questa iniziativa ha sortito più effetti delle decine di PEC inviate agli organi preposti per denunciare le carenze del servizio di assistenza sanitaria nella zona. Questo fatto mette in luce come, in Calabria, si continui a operare con la logica di “tappare le falle” solo quando diventano troppo evidenti, senza una visione chiara per il futuro della sanità regionale.

Alecci ha concluso con una critica ai vertici regionali, affermando che sembra più importante “apparire bene” piuttosto che “fare bene”. La situazione attuale richiede un intervento serio e una pianificazione a lungo termine per garantire il diritto alla salute dei cittadini, specialmente in aree interne dove i servizi sanitari sono già insufficienti.

La questione della sanità in Calabria rimane quindi aperta e urgente, con la speranza che le istituzioni possano finalmente rispondere alle necessità dei cittadini.