Lotta severa e tolleranza zero da parte del Comune all’occupazione abusiva degli alloggi popolari. Proprio questa mattina si è svolta un’azione congiunta tra Comune e Aterp che ha portato ad impedire un’occupazione illegittima ed a procedere all’assegnazione dell’alloggio ai legittimi assegnatari. Infatti, l’Aterp, aveva chiesto al settore servizi sociali del Comune, l’immediata assegnazione , anche al fine di scongiurare episodi di occupazione abusiva, di un alloggio di via Teano, nel quartiere Aranceto, riconsegnato all’Agenzia territoriale di edilizia pubblica, dall’assegnatario. In effetti, quando questa mattina, l’assessore alle politiche sociali, Caterina Salerno si è recata sul posto insieme al maggiore dei vigili urbani, Franco Basile, due Agenti del Corpo di Polizia municipale e da una pattuglia di carabinieri giunti su disposizione del Questore, hanno trovato un gruppo di rom che “spalleggiavano” il concretizzarsi di un’occupazione abusiva da parte di una famiglia rom. Quest’ultimi, dopo un lungo colloquio con l’assessore Salerno hanno compreso e desistito dal tentativo consentendo, quindi, la consegna ai legittimi assegnatari. Si è chiuso,così, positivamente un caso grazie alla intercessione dell’assessore Salerno che ha voluto sottolineare “ il grande senso di responsabilità dimostrata nella circostanza dalla comunità rom che è valsa ad evitare un lungo braccio di ferro e risvolti di carattere giudiziario alla vicenda. Un gesto di distensione – ha proseguito l’Assessore – oltre che di grande consapevolezza che intendo rimarcare e che deve rappresentare la linea maestra di un percorso di integrazione sociale di queste comunità che vivono da anni nella nostra città”. Il sindaco Abramo ha voluto congratularsi con l’assessore Salerno “per come ha gestito la vicenda che manifesta un grande disagio sociale. L’Assessore ha dimostrato grandi capacità e doti umane. Professionalità e competenza messa in campo anche da parte dei Vigili urbani e dei Carabinieri che hanno , così, evitato che l’episodio avesse risvolti ben più gravi. Mi auguro – ha concluso Abramo – che questo gesto di comprensione da parte dei rom possa fungere da esempio per auspicato processo di integrazione”