Grande successo per la mostra di pittura di Claudio Caroleo “Al di là della vita”. L’intervista
Grande successo ha ottenuto la mostra di pittura “Al di là della vita” (19 febbraio – 04 marzo 2024) di Claudio Caroleo nella galleria “Cuore e Amore” di Via Ippolito Menniti 27 a Catanzaro. L’attrice italo-americana Mariadea Galiano (fondatrice de “Le interviste della Dea”) ha colloquiato con il giovane artista, inserendo tale dialogo nella sua speciale rubrica, nota a livello nazionale e non solo. Ricordiamo che, oltre ad essere un significativo pittore, Caroleo è anche attore, con la partecipazione a due film: “Il vuoto” (2023) di Giovanni Carpanzano e “A mani nude” (2024) di Mauro Mancini, prodotto da Eagle Pictures, assieme al famoso Alessandro Gassman (Roma 1965).
Puoi spiegare il significato del titolo Al di là della vita?
“Al di là della vita” è il titolo del film che più mi rappresenta, ovvero l’omonima pellicola di Martin Scorsese (1999). Una storia di redenzione personale, di un uomo in conflitto con i propri demoni, il quale, alla fine riesce a riconciliarsi con sé stesso e con la vita.
Ho guardato attentamente i tuoi dipinti, molto particolari … ma è con la stessa pittura che hai avuto un rapporto particolare, cosa o chi ti ha fatto tornare la motivazione per ritornare a dipingere?
Avevo abbandonato la pittura perché non ero ancora riuscito a trovare la strada giusta per potermi esprimere. Cambiò tutto dopo aver guardato Vicky Cristina Barcelona (2009) di Woody Allen, in cui uno dei protagonisti, Javier Bardem, interpreta un artista astratto. Posso affermare che la visione di questo film, ed in particolare il personaggio di Bardem, sono stati gli elementi d’ispirazione decisivi. Questo mi ha fatto avvicinare all’arte astratta, in particolare all’espressionismo astratto di Jackson Pollock o Mark Rothko.
E poi c’è Alessandro Gassman, che ami sin da bambino e con cui ora sei addirittura in un film!
Sì, figuro come scommettitore di incontri clandestini nel film “A Mani Nude”. Definirei tutto ciò incredibile, poiché ricordo quando fin da bambino assillavo i miei genitori con frasi del tipo ‘’Alessandro Gassman è il mio attore preferito‘’ solo per aver guardato un suo film!
C’è un quadro a cui tieni particolarmente?
No. Però uno dei miei ultimi quadri, ovvero “Il sEgrEto dei suoi occhi” significa molto per me. Rappresenta tutto un intero universo, variegato e pieno di mille sfaccettature, che può nascondersi dietro uno sguardo spento e smarrito di una persona, in particolare di una donna.
Un’ultima domanda, anzi, una curiosità… nella tua ultima esposizione, hai dedicato un quadro a qualcuno di speciale?
Sì, ma è un segreto. Amo dedicare i quadri a chi mi ha sempre voluto bene veramente, per quello che sono, senza mai avermi giudicato.