Nella sempre più invadente e spesso asfissiante globalizzazione, il desiderio delle nostre piccole origini è diventato irrinunciabilmente indispensabile alla sicurezza della propria identità e all’avere ben precise radici da qualche parte del mondo. Così la cosiddetta “Festa del Cognome” può diventare la preziosissima occasione di un momento unificante non soltanto per chi si riunisce in un paese proprio perché porta il cognome di quel paese ma anche per i cittadini che, nati in quel medesimo luogo o punto dell’universo, vivono in ogni parte del mondo.
Così, sabato 29 e domenica 30 giugno, mentre proprio a Badolato-paese (Agriturismo Zangarsa) si celebra il cognome Badolato, possono rivolgere il pensiero e lo sguardo al loro luogo natìo tutti i badolatesi residenti dentro e fuori i confini comunali. Il Badolato-Day può diventare, come e forse più la festa del santo Patrono, un momento di sosta, fede e di pensiero da dedicare alle proprie più intime radici e al loro significato universale che, tra tanto altro, si dovrebbe riverberareautomaticamente ed eticamente anche sul benessere pan-ecologico della persona e dei luoghi fino a portare all’armonia dello stare al mondo.
Questa dimensione pedagogico-sociale e tale necessario sentimento personale di appartenenza portano spontaneamente ad innumerevoli tipi di manifestazioni essenziali ed esistenziali. In Badolato, ad esempio, sulla costa jonica della provincia di Catanzaro in Calabria, nel 1991 è nata una associazione di grande successo, di preziosae irrinunciabile importanza che si denomina proprio “La Radice”la quale (presidente il prof. Mario Ruggero Gallelli) oltre a valorizzare la propria gente ed il proprio territorio, pubblica dal 1994 (tra tanti altri documenti del patrimonio culturale locale o comprensoriale) ilconsistente e longevo periodico omonimo (direttore il prof. Vincenzo Squillacioti) che raggiunge più volte all’anno i badolatesi e numerosi loro amici in ogni angolo del pianeta, comunicando e mantenendo vive appunto le proprie radici natie, elettive, psicologiche o solamente culturali.
In questo desiderio di una più precisa identità (tra tutte le identità possibili che ognuno di noi possa avere o sentire) nel 2002 il giornalista Domenico Lanciano (badolatese esule in Molise dal 1988 dopo la vicenda del “paese in vendita”) ha proposto di realizzare la “Festa del Cognome-Paese” ovvero il raduno di tutti coloro che portano il cognome di una località (villaggio, paese, città) proprio in quella stessa località.
Ne sono nati, così, il “Lanciano-Day” l’incontro dei signori Lanciano nella città di Lanciano (in Abruzzo) realizzatosi il 30 e 31 agosto 2003, nonché il “Reggio Calabria Day” organizzato dalla Pro Loco, un evento estivo che ancora oggi si rinnova ogni anno per la tenacia del suo presidente Pino Tripodi. E adesso siamo dinanzi all’imminente “Badolato Day” che vedrà, sabato 29 e domenica 30 giugno 2019, tanti signore e signori Badolato e Badolati incontrarsi proprio a Badolato, presso l’Agriturismo Zangarsa.
Ma la festa del “Cognome-Paese” e, quindi, del “Badolato Day” può diventare ed è diventata, in effetti, assai spontaneamente un modo ed un momento di pensare al proprio luogo di origine o di nascita anche per quei cittadini badolatesi che sono emigrati e residenti (anche da generazioni) nel resto d’Italia e nel mondo. Pure per questo stanno giungendo saluti ed auguri al Badolato-Day da ogni parte del globo da badolatesi e non badolatesi che non si chiamano necessariamente Badolato.
Ecco che allora il “Cognome-Day” assume un significato globale, anzi, “universale” (con tutti i significati, i sentimenti e le emozioni possibili ed immaginabili) per tutti coloro i quali trovano nel nome del proprio paese, cioè nel proprio cognome e nella propria genealogia (in questo caso “Badolato”) un elemento unificante e qualificante per la propria identità anagrafica, geografica, simbolica ed equilibratrice della propria vita. Cioè, un elemento prezioso quanto indispensabile per lo stare bene al mondo e, principalmente, con sé stessi. In pratica, non se ne può fare senza, pena forti turbamenti psicologici!
Non a caso, attorno al cognome si stanno organizzando i sentimenti di una identità “glocal” (globale e locale) con il realizzarsi di una vera e propria industria a livelli mondiali che dà lavoro a milioni di persone con attività principali (ricerche, spesso difficili, della propria genealogia, turismo delle origini, ecc.) e collaterali (Musei e Feste del Cognome, ecc.) che trovano nella fiera genealogica più grande del mondo (la “RootsTech” di Salt Lake City nello Stato dello Utah – USA) il culmine di questa brama di identità.
Quindi il “Badolato Day” non è soltanto un momento sentimentale ed identitario, ma risulta essere, inevitabilmente, un’occasione preziosa di “marketing territoriale” quale tutti i paesi, le città ed i luoghi (con i cognomi, i nomi e le caratteristiche capaci di aggregare persone e genti) possono agevolmente realizzare con beneficio generale, in anima e corpo. Si dovrebbe pensare, istituzionalmente, a realizzare un Ente pubblico che abbia il compito di sostenere e coordinare al meglio una simile “Industria del Cognome”.
L’Università delle Generazionispera tanto che (dopo questo “Badolato Day”) possano essere realizzati gli Isca-Day, i Soverato-Day, i Davoli-Day, i Sostene-Day, i Montepaone-Day, i Tropea-Day, i Catanzaro-Day, i Cosenza-Day, i Calabria-Day, i Calabresi-Day, gli Agnone-Day, i Molise-Day, i Milano-Day, i Mantova e Mantovani-Day, i Lombardo e Lombardi-Day, i Bologna e i Bolognesi-Day, gli Emilia e gli Emiliani-Dayi Tedesco-Day, gli Italia e Italiani Day e chi più ne ha più ne metta in quanto a Nomi e Cognomi e non soltanto (si badi bene) di paesi, città, regioni e nazioni! La sana aggregazione porta sempre buoni frutti a sé stessi e alle comunità.
Infine all’Università delle Generazioni piace ripetere, pure come messaggio beneaugurante, il bellissimo ed evocativo titolo che l’Avvenire (il quotidiano nazionale dei vescovi italiani) ha dato nel 2003 al “Lanciano Day”: “Vai dove ti porta il cognome!”. –stop-