Lo sciopero di 28 dipendenti della Multiservizi, manda in tilt la raccolta dei rifiuti in città. Uno sciopero non condiviso nè giustificato secondo la società partecipata del Comune che cerca invece di chiarire la propria posizione rispetto alle rivendicazioni avanzate dai dipendenti che hanno effettuato lo sciopero e per le quali si sono sentiti legittimati ad astenersi dal lavoro per protesta. Rivendicazioni che riguardavano le spettanze economiche che, a loro dire, vengono erogate con ritardo e con evidenti disagi economici, e non solo, per le proprie famiglie. Ritardi che quindi hanno indotto questi dipendenti a scioperare. La Lamezia Multiservizi invece comunica di aver attivato tutte le prerogative riservate alla società e tese al rispetto del contratto di lavoro cui tutti i dipendenti sono soggetti. «L’astensione ingiustificata dai turni di lavoro di 28 dipendenti del settore igiene urbana (e non 45 come riportato dalla stampa) – sottolineano i vertici della Società – verificatasi nella sola giornata di giovedì scorso, è stata effettuata in aperta violazione degli accordi sottoscritti ed ha causato un disservizio che, in un periodo come quello estivo, pesanti conseguenze ha avuto sulla cittadinanza». La Multiservizi, al riguardo, precisa di non aver ricevuto alcuna comunicazione preventiva da parte delle varie organizzazione sindacali aziendali con le quali, da sempre mantiene rapporti costruttivi e propositivi, nell’interesse della società e dei lavoratori. L’astensione dunque, per la Multiservizi, è stata in aperta violazione delle leggi in materia e dei corretti e consolidati rapporti intercorsi tra l’azienda e i lavoratori. «Sulla base di queste evidenti constatazioni – chiariscono i dirigenti della partecipata -si è provveduto a contestare formalmente ai singoli dipendenti l’arbitraria assenza dal posto di lavoro e il mancato espletamento del servizio cui erano demandati. Si tiene a precisare, inoltre, che l’erogazione della quattordicesima mensilità è prevista entro il 15 luglio e che il ritardo registrato è da inquadrare nelle già note difficoltà gestionali causate dai crediti, da noi vantati, e non ancora saldati dai Comuni soci e che nel corso del primo semestre 2011 hanno toccato quota 10,5 milioni di euro. Dispiace – affermano -dover registrare, in questo grave frangente economico complessivo, tali illegittime forme di protesta che causano forti disagi ai cittadini, in primis, e alla Multiservizi che, nonostante tutte le difficoltà, ha messo in atto tutte le iniziative utili a risolvere la questione». Certo in pieno agosto causare disagi sui servizi di igiene pubblica non è tollerabile anche se solo per un giorno di sciopero. Va anche sottolineato che il territorio merita maggiore attenzione e maggiore controllo e non solo in estate o in agosto, ma tutto l’anno a partire dalla raccolta dei rifiuti solidi urbani , il lavaggio dei cassonetti , la sistemazione del verde pubblico e quindi, la eliminazione delle sterpaglie che in estate sono spesso causa di incendi. E i cittadini devono assumere comportamenti più civili e più consoni, almeno quelli che contribuiscono a deturpare e a degradare il territorio.

Gazzetta del Sud – Sarah Incamicia

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