Testo della dichiarazione: “Non posso non esprimere la mia preoccupazione per la paventata ipotesi dell’apertura di una sede distaccata dell’Istituto. Vittorio Emanuele II di Catanzaro, “Scuola Agraria”, nel Comune di Sellia Marina. La mia, certamente, non vuole essere una difesa di “campanile”, ma del ruolo del Capoluogo di regione e dei suoi contenitori istituzionali, culturali e direzionali. La scuola Agraria da sempre costituisce un punto di eccellenza nella formazione di tecnici con una preparazione in campo agroalimentare a forte spessore culturale, flessibile, dinamica, con competenze utilizzabili in più settori professionali. Proprio oggi che il settore agricolo e della trasformazione alimentare insieme al turismo e ad esso integrato, può rappresentare una risorsa economica della Provincia che comunque, anche in passato, non ha mai conosciuto lo sviluppo industriale, si pensa di smembrare lo storico istituto di Catanzaro. Una realtà punto di riferimento di un vasto bacino d’utenza con alunni residenti in Città ma anche in tutti i paesi della Provincia che possono frequentare grazie ad un efficiente servizio pubblico di autotrasporto e ferroviario. È la scuola che vanta 140 anni di tradizione nel corso dei quali, ha preparato tecnici che, con successo, si inseriscono nel mondo del lavoro, grazie all’opera di dirigenti e docenti esperti, collaboratori e alunni volenterosi e talentuosi. Non credo, dunque, che aprire una sede distaccata della “Scuola Agraria” a pochi chilometri di distanza dalla sede principale abbia un senso ed una logica se non quelli di creare una assurda dispersione di denaro pubblico, un indebolimento dell’offerta formativa e una ulteriore penalizzazione del Capoluogo di regione. Occorre, dunque, che il presidente della Provincia e l’intero consiglio dell’ente di palazzo di vetro, competente in materia di istruzione superiore, prendano una posizione netta e chiara salvaguardando la storia e la centralità formativa di questo istituto, Contestualmente chiedo al sindaco Abramo di promuovere un incontro con una delegazione di docenti e di genitori per valutare tutte le iniziative di carattere politico-amministrativo per scongiurare questa ipotesi di apertura di una sede distaccata”