Nei giorni scorsi, militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Soverato congiuntamente a personale appartenente al comando Polizia Locale di Catanzaro, durante un’operazione di polizia ambientale mirata alla verifica di eventuali scarichi fognari abusivi, hanno rinvenuto, nei pressi di un canale di scolo di acque meteoriche ubicato nel comune di Catanzaro, 182 metri cubi di rifiuti speciali alcuni dei quali potenzialmente pericolosi.
Da subito, considerata la loro natura, si ha avuto la consapevolezza che i rifiuti derivavano da operazioni di demolizione e costruzione essendo composti da cemento, mattoni, mattonelle, ceramiche, legno, plastica, ferro e cartongesso. La circostanza più grave era rappresentata dal fatto che i rifiuti in questione risultavano raccolti e depositati in un’area non pavimentata e non idonea ad impedire che l’inquinamento si propagasse alle falde acquifere sottostanti.
Dalle indagini effettuate è emerso che i rifiuti erano riconducibili ad un cantiere edile attivo nelle immediate vicinanze, pertanto, il direttore dei lavori è stato deferito all’Autorità Giudiziaria in quanto ritenuto responsabile delle ipotesi di reato di raccolta e deposito non autorizzato in maniera incontrollata di rifiuti speciali, alcuni dei quali potenzialmente pericolosi, procedendo anche al sequestro penale dell’intera area, dalle dimensioni di 150 metri quadrati circa, e di tutti i rifiuti.
Il procedimento penale scaturito pende nella fase delle indagini preliminari.