Testo della dichiarazione del consigliere comunale Tommaso Brutto: “Che si vuole fare della sanità calabrese, e catanzarese in particolare, dopo il doloroso epilogo della Fondazione Campanella? Aver sacrificato sull’altare dell’incongruenza della politica e del mero calcolo aritmetico dei tagli una struttura d’eccellenza, costringerà i malati oncologici a vivere, nel completo dramma, il loro dolore. Se prima le liste per i trattamenti Pet erano lunghe, ora con la chiusura della Fondazione Campanella si allungheranno a dismisura, mettendo a rischio le cure e le forme di assistenza continua che non possono essere rinviate o, peggio ancora, sospese. Una situazione che certamente non libera da colpe la “scellerata” politica del governatore Scopelliti, sulla quale sembra si sia adagiata comodamente quella del neo presidente Oliverio. Cosa è cambiato dal suo insediamento nella sanità calabrese? Dove sono finiti i suoi buoni propositi e le promesse tanto sbandierate in campagna elettorale? Come mai, a tutt’oggi, il governo amico del presidente Renzi non ha provveduto a nominare il commissario? Sono domande che giro alla politica che non può continuare a rimanere sorda di fronte al dolore dei tanti ammalati e al dramma delle famiglie dei dipendenti rimasti senza lavoro. Per affrontare, con efficacia e rapidamente, questi problemi, mi auguro che il Governo proceda alla nomina immediata del Commissario ad acta per il Piano di rientro.
Non si perda ulteriore tempo e si dia presto una guida alla sanità della nostra regione, perché i calabresi hanno diritto ad avere una sanità che funzioni. Cosa impedisce la nomina del commissario? Forse, all’interno del Pd, non si riesce a trovare la “quadra” giusta?
Mi auguro che la risposta del Ministro sia la soluzione definitiva al problema. Occorre, inoltre, tenere conto dello stato in cui sono ridotti i servizi di emergenza. Il Pronto soccorso del “Pugliese- Ciaccio” non riesce più a far fronte alle richieste. Da un lato ci sono codici bianchi che attendono per intere giornate di essere visitati, dall’altro importanti strutture ospedaliere hanno deciso di sospendere i ricoveri programmati a causa delle condizioni di difficoltà in cui opera il personale. C’è bisogno di una radicale correzione di rotta con il passato attuando una programmazione seria, mirata in primo luogo all’abbattimento delle lunghe liste d’attesa, attraverso una turnazione, non limitata alle sole ore antimeridiane, che possa coprire l’intera giornata. E’ molto grave lasciare tutto inalterato perché in ballo c’è la salute delle persone, che non possono aspettare che la politica decida. E’ un dovere della politica badare alla sorte di chi soffre e di chi, spesso, non può avventurarsi in disperati viaggi della speranza. Si trovi la forza di abbandonare costose collaborazioni politiche e mega apparati di supporto e di rappresentanza ai vertici della politica e si utilizzino questi soldi per poter mettere in moto macchinari e costosi apparati tecnici fermi o giacenti negli scantinati. Si dia finalmente speranza e fiducia ai cittadini. Questo è compito del nuovo corso politico del governatore Oliverio sul quale, da amministratore, sarò attento informando costantemente l’opinione pubblica”