“Barattare i debiti col fisco mettendosi a disposizione del proprio Comune a svolgere lavori socialmente utili. Si chiama baratto amministrativo, ed è una misura introdotta dallo Sblocca Italia che molti comuni hanno attuato. Già qualche mese addietro avevo avanzato la proposta che il comune di Catanzaro si dotasse di un’apposita deliberazione contenente il regolamento che delimiti criteri e modalità. In sostanza, i cittadini che sono rimasti indietro nel pagamento di tasse, multe o rette comunali potrebbero, a certe condizioni, sanare la propria posizione a fronte della realizzazione di alcuni piccoli interventi come: la pulizia delle strade, l’imbiancatura di edifici, la cura del verde pubblico. Sono alcuni dei lavori con cui si potrà ottenere l’azzeramento o la riduzione dei tributi in sospeso barattando la propria manodopera, il proprio lavoro, con le tasse da pagare”. Lo ha riproposto il consigliere comunale, Rosario Mancuso, spiegando come il provvedimento “sia stato sollecitato anche da diverse associazioni e movimenti che ne condividono le finalità. Del resto non solo i piccoli comuni in difficoltà di manodopera hanno attuato la delibera, ma anche i grossi centri si stanno orientando in questo senso. Milano, infatti, è la prima grande città italiana ad avere adottato la delibera. Da diverso tempo ho chiesto ufficialmente in consiglio comunale l’adozione del provvedimento alla luce della pesante crisi che sta impoverendo soprattutto le famiglie catanzaresi. L’ho chiesto – ha precisato Mancuso – convinto che l’adozione di una deliberazione corredata da un apposito regolamento, potrà venire incontro alle fasce più deboli e nello stesso tempo dare un supporto utile anche nell’attività di recupero e manutenzione della città. Servizi carenti a causa del blocco del turnover che penalizza l’organico di palazzo de Nobili. Considerato che nonostante le mie ripetute sollecitazioni ancora nulla si è mosso – ha concluso l’esponente de ” Il Bene in comune” – in una delle prossime sedute del consiglio comunale formalizzerò la proposta affinché venga, avvito l’iter per la stesura dell’apposita delibera”.