Il Consigliere Regionale della Calabria, Francesco Ernesto Alecci, ha espresso dure critiche in seguito all’approvazione dell’autonomia differenziata alla Camera. Alecci ha accusato il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, di aver tradito la Calabria e i suoi cittadini.
“Passa la riforma del Centrodestra con la connivenza dei rappresentanti della nostra regione in Parlamento e del Presidente Occhiuto. Per mesi non ha fatto nulla per opporsi. Le poco credibili parole a difesa del suo operato suonano oggi ancora di più come una beffa,” ha dichiarato Alecci.
Secondo Alecci, l’approvazione della legge sull’autonomia differenziata rappresenta un punto di non ritorno per l’unità nazionale. “Oggi la Repubblica italiana non è più ‘una e indivisibile’! Lo ha sancito un Governo di estrema destra, secessionista e a trazione settentrionale che, dopo una sfiancante seduta notturna conclusa alle 7:45 di mattina, ha approvato alla Camera la legge sull’Autonomia Differenziata. Una legge che mette la parola fine a tutte le speranze di riscatto e di crescita per il Sud Italia, condannato sempre di più all’isolamento e allo spopolamento, con intere generazioni di meridionali che al posto del corredino per la nascita avranno già pronta la valigetta per emigrare.”
Alecci ha duramente criticato l’operato del Presidente Occhiuto, accusandolo di aver completato un tradimento nei confronti del mandato elettorale dei calabresi. “Una porcheria, una riforma sciagurata che passa alla Camera con la colpevole connivenza del massimo rappresentante della nostra regione, il Presidente Roberto Occhiuto, che oggi completa il suo tradimento nei confronti del mandato degli elettori calabresi. E con lui tutti i nostri rappresentanti alla Camera che hanno votato sì come avevano fatto Tilde Minasi, Mario Occhiuto, Fausto Orsomarso ed Ernesto Rapani al Senato.”
Le dichiarazioni contraddittorie di Occhiuto, che ha definito la legge migliorabile solo dopo aver votato a favore dell’autonomia differenziata nella Conferenza Stato-Regioni del marzo 2023, sono state particolarmente aspre per Alecci. “Proprio lui che aveva parlato di ‘grande sfida e grande occasione’ per la nostra regione, proprio lui che in tutti questi mesi non si è mai opposto a questa riforma scellerata sebbene non perda occasione per sottolineare il suo peso politico a Roma, proprio lui che ha provato a mischiare le carte con i soliti proclami e le solite trovate da showman (‘No money, no party’), proprio lui che prima delle europee ha chiesto ai calabresi un nuovo sostegno per una Calabria più forte in Europa, quella stessa Calabria che anche lui insieme ai suoi colleghi di Governo condanna ad un futuro sempre più povero e marginale.”
Alecci ha concluso la sua denuncia sottolineando le gravi conseguenze che la riforma avrà sulla Calabria. “La nostra regione sarà sempre più penalizzata e avrà sempre meno risorse per la sanità, la scuola, i trasporti, le politiche sociali, l’ambiente, mentre aumenterà a dismisura il divario tra Nord e Sud, tra regioni più ricche e regioni più povere. Tutto ciò fa male e fa male sapere che i nostri rappresentanti nelle massime sedi istituzionali sono stati complici di questa disgrazia.”
Nonostante tutto, Alecci ha promesso di continuare a lottare contro quella che definisce una deriva secessionista, cercando di dare ancora una speranza ai giovani calabresi. “Noi continueremo a lottare in tutte le sedi democratiche per ostacolare questa deriva secessionista e provare a dare ancora una speranza ai nostri giovani.”