Consigliere Regionale Ernesto Alecci: “Massima solidarietà per redazione, editore e proprietà. Sono convinto che sapranno ritrovare la forza e la convinzione per andare avanti nel loro importantissimo lavoro”.

Il Consigliere Regionale Ernesto Alecci ha espresso tutta la sua solidarietà all’intera redazione, all’editore e alla proprietà dell’emittente Video Calabria, vittima di un vile atto intimidatorio la scorsa notte. Degli ignoti hanno appiccato il fuoco danneggiando irreparabilmente un’auto della TV regionale. L’auto, utilizzata da cameramen e giornalisti, era parcheggiata nella centralissima via Sculco, a pochi metri da Piazza Pitagora, nel pieno centro di Crotone. Questo rende l’atto ancora più grave, poiché i vigliacchi che hanno compiuto questo gesto lo hanno fatto consapevoli della presenza di numerose telecamere nella zona, quasi sfidando le autorità.

Alecci ha dichiarato: “Un atto su cui, sono certo, le Forze dell’Ordine stanno già lavorando a pieno regime e che non può restare impunito.”

Non è la prima volta che la stampa in Calabria, e in particolare questa storica emittente, subisce delle intimidazioni. Tuttavia, il Consigliere si dice convinto che anche questa volta la redazione saprà trovare la forza e la determinazione per continuare il suo importantissimo lavoro di informazione regionale.

“I fatti di questa notte devono comunque spingerci a delle riflessioni urgenti,” ha continuato Alecci. “Con cadenza quasi quotidiana leggiamo notizie di aggressioni e fatti violenti negli ospedali, nelle scuole, nei municipi, oppure presso i cantieri per la realizzazione di infrastrutture o opere pubbliche. Bisogna reagire in modo forte a questi episodi per evitare che la stupidità di pochi macchi l’immagine di una regione composta per grandissima parte da gente perbene.”

Il messaggio del Consigliere Alecci è chiaro: non si può tollerare che atti intimidatori come questo minaccino la libertà di stampa e l’operato di professionisti che svolgono un ruolo cruciale per la democrazia e l’informazione. La comunità deve unirsi per condannare tali gesti e sostenere chi è impegnato in prima linea per garantire un’informazione libera e indipendente.