Liste d’attesa praticamente azzerate per alcune prestazioni (Tac addominale, ecografia-risonanza della colonna cervicale) e quasi dimezzate per altre (visite cardiologiche ed elettrocardiogrammi) all’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” : è questo il risultato fornito dal commissario straordinario avv. Elga Rizzo, tracciando un primo bilancio dell’intenso lavoro svolto negli ultimi quaranta giorni dalla task force istituita appositamente per evadere il forte arretrato esistente. Qualche dato. Per una TAC addominale, per la quale erano richiesti 204 giorni di attesa, oggi ne sono necessari solamente 10; per un’ecografia – risonanza della colonna cervicale, prestazione fra le più richieste, i giorni di attesa erano 122, mentre oggi vi si può accedere nel giro di una settimana. Risultati incoraggianti anche in cardiologia. Per ottenere una visita cardiologica o un elettrocardiogramma erano necessari 92 giorni, mentre ora i giorni d’attesa sono scesi a 68. Per raggiungere tali risultati – assolutamente impensati se si pensa che sono stati ottenuti in meno di due mesi – il commissario straordinario ha impegnato una task force costituita dalla direzione sanitaria di Presidio (dott. Antonio Gallucci), da tutti gli operatori dell’ufficio amministrativo di presidio, nonché dal personale del Cat@ Hospital della Provincia. Un primo provvedimento ha riguardato il potenziamento delle prestazioni ambulatoriali che è stato attuato con la piena collaborazione dei medici delle branche specialistiche, ai quali è stato chiesto di “allargare” le agende. Si pensi che il servizio TAC è passato da 4 esami al giorno a 14 esami al giorno, consentendo di eseguire 74 accertamenti alla settimana contro i 24 di prima. Un’altra azione essenziale è stata il cosiddetto “ricompattamento” dell’agenda delle prenotazioni, un lavoro che forse mai prima d’ora era stato effettuato all’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”. Tutti gli utenti in lista d’attesa con tempi superiori ai 180 giorni sono stati ricontattati telefonicamente per verificare se avessero o meno provveduto ad eseguire altrove gli accertamenti. E’ risultato che moltissime di queste persone, proprio per i tempi biblici di prenotazione, si erano già rivolte ad altre strutture sanitarie pubbliche e private. Il “ricompattamento” dell’agenda ha pertanto permesso di accorciare notevolmente i tempi di attesa per molte prestazioni. Tali performances, naturalmente, dovranno essere ulteriormente migliorate e toccheranno anche le altre prestazioni diagnostiche, restando fermo l’obiettivo di liste d’attesa in linea con gli standard delle regioni dove la sanità pubblica è più avanti. “La mission che mi è stata affidata dal presidente Scopelliti è quella dell’azzeramento, in tempi rapidissimi, delle liste d’attesa. Questi primi risultati ci incoraggiano a proseguire lungo la strada della razionalizzazione delle risorse, del miglioramento dei servizi e del rispetto verso gli utenti”.
Strill.it