“L’intera città di Catanzaro non può che essere grata alla magistratura e ai carabinieri che hanno sgominato l’appendice di un pericoloso clan della ‘ndrangheta che operava nel quartiere marinaro, vessando gli imprenditori. E’veramente un bel segnale per i cittadini e per gli operatori commerciali di Lido, ma anche la conferma che il Capoluogo stava per diventare terreno di conquista per la criminalità organizzata, pericolo che non mi sono mai stancato di segnalare”.
Lo ha affermato il sindaco Sergio Abramo commentando l’operazione coordinata dalla DDA di Catanzaro, guidata dal procuratore Vincenzo Antonio Lombardo.
“L’operazione anticrimine – ha sottolineato il primo cittadino – è una boccata d’ossigeno per un territorio che sta rilanciando il suo sistema produttivo, facendo leva su potenzialità, anche turistiche, ancora inespresse. Senza l’azione dei carabinieri e della magistratura gli sforzi dei cittadini e dei commercianti onesti, e quelli dell’Amministrazione comunale, che sul quartiere Lido sta investendo come mai è stato fatto in precedenza, sarebbero vanificati”.
“Dovrebbe far riflettere molte persone – ha aggiunto Abramo – il fatto che durante l’indagine abbiano avuto un ruolo fondamentale nell’individuazione dei colpevoli le immagini di una telecamera di sorveglianza che hanno ripreso la sistemazione di una bottiglia incendiaria di fronte ai cancelli di un’impresa del quartiere. Basterebbe questo episodio a rafforzare l’idea della necessità di sistemi di videosorveglianza: l’utilità di strumenti del genere per contrastare la criminalità e supportare le Forze dell’Ordine è sotto gli occhi di tutti. Spiace, tuttavia, che nel recente passato il mio intento di portare all’attenzione del Consiglio comunale un progetto per la realizzazione di un sistema di videosorveglianza all’avanguardia sia stato osteggiato in modo strumentale, senza tenere conto dei reali e legittimi interessi di sicurezza dei cittadini”.