“E’ fondamentale creare un momento di confronto aperto sulla politica nazionale e regionale per permettere ai giovani di far crescere la nostra terra”. Con queste parole il dirigente nazionale del Nuovo Centro Destra Giovanni La Magna ha aperto il dibattito dal titolo ” Sviluppo, lavoro e territorio.. #insieme per costruire una Nuova Sicilia!”. Un appuntamento per un tavolo di confronto tra le associazioni “Università Popolare”, “Progetto degli Universitari”, “Sveglia Catania”, gli amministratori della provincia di Catania e molti giovani imprenditori per dimostrare che in Sicilia è ancora possibile investire, lavorare e migliorarsi.
“Questa terra ha delle grandissime potenzialità- prosegue La Magna- risorse che però non vengono sfruttate adeguatamente a causa dell’incompetenza di alcuni nostri dirigenti”. Dare segnali precisi ai giovani, investire sulla ricerca e puntare sulle nuove tecnologie per guardare al futuro con maggiore speranza. Un concetto ribadito dal sottosegretario alle Politiche Agricole, l’onorevole Giuseppe Castiglione: “ I segnali di ripresa cominciano ad esserci perchè l’economia nazionale sta dando finalmente segnali di vitalità. Dal sostegno alle piccole e medie imprese fino agli sgravi fiscali, passando alla semplificazione per l’accesso al mercato del lavoro: gli strumenti legislativi non mancano da parte del Governo per creare quelle condizioni indispensabili allo sviluppo. Anche sull’agricoltura- continua l’onorevole Castiglione- stiamo investendo sui giovani ed oggi la filiera agroalimentare segna un “ + 7%” verso l’export”.
Proseguire in questa direzione perchè c’è ancora molto da fare. Ne è convinto pure l’imprenditore trentenne Dario Zappalà: “ Non è necessario andarsene via dalla propria terra per mettersi in gioco e creare impresa. Qui purtroppo si incontrano molte difficoltà burocratiche sopratutto per chi, come me, lavora nel mondo del digitale. In Sicilia mancano le infrastrutture di base è questo per tanti di noi rappresenta un grosso peso. Un profondo gap nei confronti dei concorrenti americani o inglesi”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Antonio Brunetto, presidente del Progetto degli Universitari che rimarca come “ chiunque stia per ultimare il proprio percorso di studi si trova ad affrontare un mondo dove le prospettive di crescita professionale sono molto basse. Ecco perchè è fondamentale sviluppare politiche adeguate per inserire i giovani nel mondo del lavoro. In caso contrario si assisterà ancora a quella fuga di cervelli che danneggia enormemente l’intera Sicilia”.