Giovedì prossimo 21 novembre a Catania nel salone conferenze di Palazzo Platamone (Palazzo della Cultura) il prof. Alberto Varvaro aprirà il ciclo di Seminari sul tema la “Sicilia linguistica”, promosso e organizzato dalla Fondazione Verga e dall’Istituto per la Cultura Siciliana. L’argomento che il prof. Alberto Varvaro tratterrà è “La Sicilia linguistica”.
I Seminari (che avranno cadenza mensile) concernono gli “Aspetti e la storia culturale e linguistica della Sicilia nelle diverse epoche”: sono diretti dal prof. Luigi Maiolino, direttore dell’Istituto per la Cultura Siciliana e dalla prof.ssa Gabriella Alfieri, presidente del Consiglio Scientifico della Fondazione Verga, nell’ambito di un comune e articolato percorso di iniziative culturali.
Il programma dei Seminari si prefigge l’obiettivo di portare la storia del patrimonio culturale, letterario e linguistico siciliano al di fuori dei tradizionali circuiti accademici per renderlo accessibile a un più vasto pubblico. L’attuazione del progetto di divulgazione culturale prevede l’intervento di autorevoli studiosi di linguistica e di filologia italiana in genere che con i loro contributi potranno identificare e illustrare i molteplici fattori di variabilità che hanno segnato la storia socio-comunicativa della Sicilia.
I Seminari vedranno la partecipazione di esperti e cultori delle tematiche che saranno trattate, quali la prof.ssa Gabriella Alfieri, Storica della lingua (Università di Catania) e Accademica corrispondente della Crusca, la prof.ssa Giovanna Alfonzetti (Università di Catania), il prof. Joseph Brincat (Università di Malta), il prof. Rosario Coluccia, Storico della Lingua e Filologo (Università del Salento) e Accademico della Crusca; il prof. Giovanni Ruffino, Linguista e dialettologo (Università di Palermo) e Presidente del Centro di Studi Filologici e Linguistici Siciliani di Palermo, la prof.ssa Rosaria Sardo (Università di Catania), il prof. Salvatore Sgroi (Università di Catania), il prof. Pietro Trifone (Università “Tor Vergata” di Roma, il prof. Salvatore Trovato (Università di Catania), la prof.ssa Margherita Spampinato, Filologa Romanza (Università di Catania).
“Con questi Seminari – Afferma la prof.ssa Gabriella Alfieri:si – si intende valorizzare il linguaggio isolano nelle sue molteplici varietà storico-linguistiche di volgare neolatino, dialetto e italiano regionale e nei suoi molteplici usi comunicativi (politico-economici, religiosi, letterari, amministrativi, popolari). Gli incontri tratteranno, in ordine cronologico, le dinamiche linguistico-culturali delle varie epoche, dalla Sicilia normanna, sveva e angioina, a quella spagnola e poi borbonica e italiana, mettendo in valore il ruolo del linguaggio come risorsa comunicativa e identitaria nella storia isolana”.
“L’Istituto per la Cultura Siciliana – ha dichiarato il prof. Luigi Maiolino – si è proposto, in sinergia con la Fondazione “Verga”, di ripercorrere con i Seminari in programma il ruolo che il linguaggio ha assunto, correlandosi alle altre variabili sociali, etiche ed etniche, nel “cesellare” la storia della comunità siciliana”.
Apre il ciclo dei seminari il prof. Alberto Varvaro, filologo italiano, allievo di Salvatore Battaglia, professore ordinario di Filologia romanza nella Università di Napoli, socio dell’Accademia della Crusca, membro del comitato direttivo e collaboratore dell’Enciclopedia Federiciana, opera edita dall’Istituto dell’Enciclopedia italiana Treccani.
Alberto Varvaro è definito “il filologo gentiluomo che l´Europa ci invidia”: la sua vera dimensione è, infatti, europea. E non solo perché l´elenco delle società scientifiche e delle accademie di cui fa parte in tutto il continente è tanto lungo da non potersi riproporre in un articolo di giornale, non solo perché sui suoi lavori si formano i filologi di tutte le università d´oltralpe, ma anche perché i suoi allievi sono piazzati su uno scacchiere scientifico che non ha confini, chi in Belgio, chi in Svizzera, in Germania, in Francia, in Inghilterra.
Oltre cinquant´anni di ricerca e di studio hanno affinato l´ironia, l´affabilità e la simpatia del professore. Rigorosamente lontano dalla Napoli della mondanità e dell´università usata come vetrina.