Progetti e fondi europei per rimettere in moto la macchina amministrativa catanese e dare ai cittadini le risposte che aspettano da tempo. Questa è la proposta presentata dal consigliere comunale Luca Sangiorgio, Capogruppo “Salvo Pogliese Sindaco”.
Un filo diretto tra Catania e Bruxelles che potrebbe rappresentare il trampolino di lancio necessario per riqualificare, recuperare e restituire alla città servizi, opere e infrastrutture necessarie al territorio. Con le casse comunali che vivono un momento assolutamente drammatico questa è l’unica via per rimettere in modo un circolo virtuoso che serva da traino a settori di vitale importanza come quello commerciale e cantieristico.
Per fare questo, però, è necessario che la direzione Politiche Comunitarie sia messa nelle migliori condizioni per poter svolgere il proprio lavoro. Questo vuol dire avere a disposizione personale e competenze adeguate. Ecco perché il consigliere comunale Luca Sangiorgio, attraverso una mozione presentata lo scorso 27 novembre, chiede al Sindaco e all’amministrazione comunale di adottare atti idonei come la stipulazione di convenzioni con le facoltà dell’università di Catania, con le associazioni di categoria, con l’Ance e con gli ordini professionali aventi per oggetto stage e tirocini a titolo gratuito con laureandi e neolaureati.
Soggetti con specifiche competenze in progettazione europea e politiche comunitarie, con la possibilità dunque di crescita formativa e curriculare oltre, magari, a compensi maturati dietro al raggiungimento di obiettivi prefissati e concordati con la pubblica amministrazione. In questo contesto diventa fondamentale fare luce sull’attuale situazione dei progetti finanziati da Bruxelles, ad oggi approvati o ancora da approvare. Con la proposta del consigliere Sangiorgio di costituire un pool di esperti specializzato nello studio e nella sviluppo di piani di fattibilità, per le varie opere cittadine, si potrebbero attivare procedure tempestive ed evitare così che milioni di euro possano ritornare a Bruxelles per mancata programmazione oppure perché nessuno sa della loro esistenza.