Stancanelli scrive a Crocetta: “Regione sostenga nostro progetto che evita la devastazione del centro storico”. “Il progetto attuale va modificato nelle parti che comporterebbero danni irreparabili per la zona di maggior pregio culturale e simbolico della città di Catania: il suo centro storico riconosciuto dall’Unesco come bene del patrimonio mondiale. I catanesi tutti, senza distinzione di schieramento o appartenenza politica, non possono consentire che l’intero traffico ferroviario della Sicilia debba transitare a pochi metri dalla Cattedrale di Agata, nel cuore attivo del nostro centro Antico”. E’ uno dei passaggi della lettera che il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli ha inviato al Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, in merito al progetto originario del raddoppio ferroviario della tratta Zurria-Acquicella nell’ambito del piano di finanziamento delle infrastrutture sottoscritto nei giorni scorsi dal governo nazionale, regionale e da RFI.
“La soluzione del “Nodo Catania” seppure auspicata –prosegue nella missiva Stancanelli- non può prescindere dalla conformità alle precise indicazioni impartite dalla Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali che ha assentito il progetto a condizione che il tracciato in galleria si realizzi a sud dell’esistente e, in ogni caso, in un’area che non interessi le pregevoli preesistenze archeologiche. Esso prevede – prosegue il primo cittadino- cospicue demolizioni di fabbricati storici, scavi in zone archeologiche sensibili, oltre all’insostenibile intrusione visiva per la realizzazione delle barriere fonoassorbenti sul viadotto attuale”. Nella lettera al presidente Crocetta, il sindaco Stancanelli ribadisce come da tempo l’Amministrazione Comunale abbia predisposto un’alternativa: “La soluzione possibile che risolve l’insieme delle questioni esposte -spiega- è quella indicata dal nuovo Piano Regolatore già trasmesso in Agosto dalla Giunta al Consiglio Comunale e più volte prospettata anche ai vertici di Rfi che comporta una differenza di costo di circa 114 milioni di euro rispetto a quella prospettata. Essa offre innumerevoli vantaggi per la città. L’importo dell’intera operazione –prosegue Stancanelli- è decisamente ragionevole se confrontato con l’investimento che la stessa Rfi sta realizzando per la città di Palermo che, com’è noto, ammonta a circa 1,3 miliardi di Euro e prevede la realizzazione di un nuovo tracciato in galleria a doppio binario che passerebbe a sud degli attuali “Archi della Marina”, sviluppandosi interamente al di sotto delle aree portuali e all’interno del banco lavico della colata del 1669, senza alcuna interferenza visuale e archeologica. Essa –prosegue il sindaco- esclude le devastanti demolizioni dell’attuale progetto e non interferisce con gli edifici, valorizza le aree portuali a ridosso del centro storico e contribuisce alla riqualificazione del quartiere Angeli Custodi–San Cristoforo agevolando il superamento delle condizioni di marginalità e degrado dei quartieri popolari centrali, favorendone il rilancio grazie alla nuova e moderna accessibilità.
“È indispensabile pertanto -conclude Stancanelli nella lettera al presidente Crocetta- apportare irrinunciabili modifiche alle scelte di Rfi per minimizzare i devastanti effetti negativi per Catania. La disponibilità di fondi manifestata dai competenti organi nazionali va indirizzata, seppur in minima parte, per migliorare gli aspetti negativi e restituire a Catania il proprio mare. Sia chiaro, che non permetteremo altre soluzioni. Riteniamo, infatti, che questa sia per l’intera Città una battaglia di civiltà e rispetto per la nostra storia, che auspichiamo veda fattivamente protagonista anche la Regione Siciliana”.